Marc Márquez raggiunge la vittoria Numero 90 in MotoGP in Argentina.
Il 13 luglio 1969, Ángel Nieto firmò la sua prima delle 90 vittorie in Gran Premi. Fu al Gran Premio di Germania dell’Est e 26 anni dopo, esattamente il 21 luglio 1985, nel Gran Premio di Francia, conquistò l’ultima delle sue vittorie. Oggi, 16 marzo 2025, Marc Márquez ha centrato la sua vittoria numero 90, […]

Il 13 luglio 1969, Ángel Nieto firmò la sua prima delle 90 vittorie in Gran Premi. Fu al Gran Premio di Germania dell’Est e 26 anni dopo, esattamente il 21 luglio 1985, nel Gran Premio di Francia, conquistò l’ultima delle sue vittorie. Oggi, 16 marzo 2025, Marc Márquez ha centrato la sua vittoria numero 90, quasi 15 anni dopo la prima, in Italia nel 2010. E come era successo in Tailandia e nella sprint di ieri, lo ha fatto ancora una volta davanti a suo fratello, un grande Álex Márquez che ha guidato per 16 giri, proprio come a Buriram. Fino a quando il fratello maggiore ha deciso di mettersi davanti.
Marc Marquez ha di nuovo dominato la scena, lasciando agli altri solo le briciole. La gara di Argentina è stata una replica di quella di Tailandia, con l’otto volte campione che partiva dalla pole e si metteva in testa non appena si spegneva il semaforo rosso. Poi, nel quarto giro, ha fatto passare o si è fatto passare da suo fratello Álex, che era l’unico a stare relativamente vicino a lui e ha mantenuto la sua scia, con qualche spavento incluso, per 16 giri, prima di allontanarsi di nuovo in solitaria per tagliare il traguardo prima di chiunque altro.
Poi dirà se si è fatto passare di nuovo per controllare la pressione della gomma anteriore, ma quello che è certo è che in questa occasione ha dovuto rischiare di più rispetto a Buriram per evitare che Álex scappasse via. Infatti, poco ci è mancato che cadesse al passaggio per la curva 6 del giro 18. E un altro dato interessante è stato il primo tentativo di sorpasso, nel giro 18, che è stato frustrato perché ha fatto l’entrata troppo larga e quello del Gresini Racing ha approfittato per tornare in testa.
Sono passate tre tornate e Álex, il piccolo dei Márquez, è rimasto davanti per poco, perché al giro 21 il sorpasso, arrivando alla curva 5, è stato definitivo e da lì fino al traguardo ha mantenuto la testa della corsa con 1,3 secondi di vantaggio sul fratello. Così è arrivata la sua vittoria numero 90, che gli ha permesso di eguagliare Nieto, e per omaggiarlo, durante il giro di onore ha indossato una corona di alloro, come si dava ai vincitori ai tempi del Maestro. Inoltre, un “gracias Ángel” sui bordi della corona, con i colori della bandiera argentina, accompagnava questa dedica.
Dietro ai fratelli Márquez Alentà, capaci di fare quattro doppiette consecutive, un Franco Morbidelli ha fatto felice il team manager della sua squadra, Pablo Nieto, figlio del Maestro, e un Valentino Rossi che potrebbe essere la prossima vittima del cannibale Márquez, perché 115 sono molte, ma non così tante per la miglior versione di Márquez.
È rimasto fuori dal podio questa volta Bagnaia, che ha chiuso al quarto posto a 5,5 secondi dalla testa, davanti a Di Giannantonio, Zarco, Binder, Ogura, Acosta e Mir, che ha chiuso la top 10.