Luigi Mangione rischia la pena di morte, appello a Giorgia Meloni: “Intervenga è anche cittadino italiano”
Le cose non si mettono bene per Luigi Mangione, tre settimane fa infatti il dipartimento di Giustizia americano ha annunciato che avrebbe chiesto la pena di morte per il giovane di origini italiane accusato di essere il responsabile della m0rte del ceo di UnitedHealthcare, Brian Thompson. La pena di morte adesso non è più sono […] L'articolo Luigi Mangione rischia la pena di morte, appello a Giorgia Meloni: “Intervenga è anche cittadino italiano” proviene da Biccy.

Le cose non si mettono bene per Luigi Mangione, tre settimane fa infatti il dipartimento di Giustizia americano ha annunciato che avrebbe chiesto la pena di morte per il giovane di origini italiane accusato di essere il responsabile della m0rte del ceo di UnitedHealthcare, Brian Thompson.
La pena di morte adesso non è più sono una lontana ipotesi, ma una concreta possibilità, visto che ieri il 26enne (di cui sono stati pubblicati degli scatti privati) è stato incriminato a livello federale. La giuria popolare ha accusato il ragazzo di stalking, possesso di armi da fuoco e 0micidi0 colposo.
Karen Friedman Agnifilo, la legale di Luigi Mangione è intervenuta sulla possibilità che il suo assistito venga condannato a m0rte: “Si tratta di una scelta politica, qui c’è la volontà di difendere l’industria sanitaria corrotta e immorale che continua a terrorizzare il popolo americano e a fare più morti di molte malattie. Pur dichiarando di voler contrastare gli omicidi il governo federale vuole commettere l’omicidio premeditato e patrocinato dallo Stato del mio assistito“. [meride embed="25667"]
Luigi Mangione, l’appello perché intervenga la Meloni.
L’Unità ha tirato in ballo Giorgia Meloni: “Persino Benito Mussolini si attivò per impedire la condanna alla pena capitale di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, i due anarchici giustiziati nel 1927 negli Stati Uniti. Da Roma invece quasi un secolo dopo vige il silenzio sulla vicenda riguardante il 26enne italo-americano di Baltimora che il 4 dicembre scorso uccise a New York il manager Brian Thompson, amministratore delegato del colosso delle assicurazioni sanitarie United Healthcare, omicidio nato “ideologicamente” dalla rabbia contro il sistema sanitario turbo-capitalista privato statunitense, inaccessibile anche per un ragazzo di buona famiglia come Mangione. Adesso la “ministra della Giustizia” nominata da Donald Trump, ha chiesto la pena di morte. Di fronte a tutto ciò la premier Giorgia Meloni, soltanto 24 ore fa alla Casa Bianca ospite di Donald Trump, e l’esecutivo, col ministro della Giustizia Carlo Nordio in testa, restano nell’assoluto silenzio. Ben diverso fu invece lo sforzo per riportare in Italia Chico Forti, l’imprenditore italiano condannato all’ergastolo per omicidio negli USA“.
Intanto Alleanza Verdi Sinistra ha chiesto a Giorgia Meloni di fare qualcosa, il deputato della camera Marco Grimaldi, ha presentato un’interrogazione parlamentare: “Il dipartimento di giustizia Usa ha annunciato che chiederà la pena di morte per Luigi Mangione, il ventiseienne italo-americano accusato dell’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato di UnitedHealthcare, la più grande compagnia di assicurazioni sanitarie Usa. Vogliamo sapere dal governo italiano se non ritenga doveroso intervenire affinché sia evitata al ragazzo la pena di morte. Il giovane ha la doppia cittadinanza americana e italiana e nel nostro ordinamento la pena di morte è stata abolita in Italia dalla Costituzione del 1948, che non la ammette in nessun caso. In casi simili verificatisi in passato, il governo del nostro Paese e singolarmente il ministro della giustizia, sono sempre intervenuti, nelle sedi opportune, al fine di scongiurare, anche in caso di condanna, l’esecuzione della pena di morte nei confronti di cittadini italiani“.