Lorenzo Musetti gioca una grande partita, ma un Draper d’autore lo elimina in 2 set a Madrid

Jack Draper contenderà, domenica alle 18:30, a Casper Ruud la finale del Masters 1000 di Madrid. In una partita qualitativamente molto valida, il britannico batte Lorenzo Musetti in un’ora e 57 minuti con il punteggio di 6-3 7-6(4), diventando il sesto giocatore nato dal 1990 in poi a giocare una finale 1000 sul duro e […]

Mag 2, 2025 - 23:33
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Lorenzo Musetti gioca una grande partita, ma un Draper d’autore lo elimina in 2 set a Madrid

Jack Draper contenderà, domenica alle 18:30, a Casper Ruud la finale del Masters 1000 di Madrid. In una partita qualitativamente molto valida, il britannico batte Lorenzo Musetti in un’ora e 57 minuti con il punteggio di 6-3 7-6(4), diventando il sesto giocatore nato dal 1990 in poi a giocare una finale 1000 sul duro e sulla terra nello stesso anno (precedenti: Medvedev, Zverev, Rublev, Tsitsipas, Alcaraz).

Il primo set fa già capire che tipo di canovaccio ci si trovi di fronte: Musetti che prova a costruire gli scambi per vincerli, Draper che ha un’arma importante per risolverli: il dritto. Che è la chiave in molti casi, anche se il britannico il primo break se lo prende in virtù di un doppio fallo del toscano. Questi, però, si riprende in rapidità e, pezzo dopo pezzo, mette insieme il controbreak con un bellissimo dritto incrociato vincente. La gioia dura poco, perché Draper, non essenzialmente subito, ma dopo un game discretamente lungo, riesce a stabilizzarsi prima sul 3-1 e poi sul 4-1. Il problema di Musetti è che arriva qualcosa in meno con la seconda. E i problemi ci sono anche sul 5-2 per il londinese, che però a prodezza che vale il set point si vede restituita un’altra prodezza (dritto quasi impossibile di Musetti in corsa). E qualche difficoltà l’ha anche per chiudere nel game successivo: nel complesso il 6-3 arriva alla terza chance.

Inizio un po’ più tranquillo, per così dire vista la qualità di gioco, nel secondo parziale, ma è ancora una volta Draper ad avere la sua chance nel terzo game. Pian piano, però, qualcosa effettivamente succede: al di là della qualità di gioco che rimane sempre molto alta, Musetti inizia ad avere quel tipo di controllo nello scambio che, lungo il primo set, era per lui difficile conquistare. Questo si traduce in molti meno problemi alla battuta, e, quando arriva anche un mezzo passaggio a vuoto del londinese, arriva anche la palla break. Questa però non se la gioca bene, con un dritto in arretramento che se ne va in corridoio. Si finisce per arrivare al tie-break, tra un fatto e l’altro, e il primo minibreak lo mette a segno Draper (3-2) su schema palla corta-dritto che vede la palla di Musetti uscire di pochi centimetri. Primo e anche unico, perché il britannico riesce a portare a conclusione il match dopo una breve schermaglia a rete, guadagnandosi così la seconda finale 1000 dell’anno.

In un match dalle statistiche tutto sommato neanche troppo distanti (78%-70% e 58%-50% per punti vinti con prima e seconda a favore di Draper), sono decisivi i piccoli dettagli del secondo parziale, e va detto che il britannico è stato bravo a non cedere proprio nel momento in cui la stanchezza fisica pareva prendersi gioco di lui. E potrebbe diventare il primo del suo Paese a conquistare due 1000 in una stagione dai tempi di Andy Murray, e anche il secondo in assoluto, visto che prima di loro sia Greg Rusedski (prima) che Tim Henman (poi) ne avevano vinto uno a testa, quando avevano un altro nome.