Lockheed Martin attapirata per la guerricciola Ue agli F-35

Che cosa succede e che cosa si dice in Europa sugli F-35. Estratto dal Mattinale Europeo

Mar 21, 2025 - 09:46
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Lockheed Martin attapirata per la guerricciola Ue agli F-35

Che cosa succede e che cosa si dice in Europa sugli F-35. Estratto dal Mattinale Europeo

LA CAMPAGNA DI LOCKHEED MARTIN PRO F-35

L’incertezza sulla affidabilità dell’alleato americano con un presidente pronto a “pattuire” con il nemico russo ha scatenato un movimento di diffidenza, se non di rifiuto, per gli armamenti americani. Il costruttore Lockheed Martin si è lanciato in una campagna per difendere il suo F-35, l’aereo da combattimento di quinta generazione, che potrebbe rimanere a terra se l’amministrazione americana vietasse la fornitura dei suoi equipaggiamenti e componenti. Il Pentagono ha formalmente negato di avere la capacità di disattivare a distanza gli aerei da combattimento F-35 e Lockheed Martin ha assicurato: “Non c’è nessun interruttore di spegnimento (kill switch) a bordo dell’aereo”.

I DUBBI UE SUGLI F-35

Ma il dubbio si è insinuato. “Non so se c’è un interruttore di spegnimento nei F-35. Ovviamente non possiamo crederti sulla parola. Come uno dei decisori dietro l’acquisto degli F-35 da parte della Danimarca, me ne pento”, ha dichiarato il deputato danese Rasmus Jarlov, presidente della commissione difesa al Parlamento. “Gli Stati Uniti possono sicuramente neutralizzare gli aerei interrompendo semplicemente la fornitura di pezzi di ricambio. Vogliono rafforzare la Russia e indebolire l’Europa, e mostrano di essere disposti a infliggere enormi danni ad alleati pacifici e leali come il Canada, semplicemente perché persistono nell’esistere come paesi”, ha accusato il deputato. “Pertanto, l’acquisto di armi americane rappresenta un rischio per la sicurezza che non possiamo correre. Investiremo massicciamente nella difesa aerea, negli aerei da combattimento, nell’artiglieria e in altre armi nei prossimi anni, e dobbiamo evitare il più possibile le armi americane. Incoraggio i nostri alleati e amici a fare lo stesso”, ha concluso Jarlov. Un movimento è in corso nell’Unione Europea e tra i paesi della Nato per rivalutare i progetti di acquisto dei F-35. Lockheed Martin ha annunciato a gennaio un portafoglio ordini di 408 velivoli F-35.

L’UE BLINDA LA SUA DIFESA, MA NON CHIUDE LA PORTA

La Commissione Europea ha presentato mercoledì il suo piano Rearm Europe e le condizioni per accedere ai 150 miliardi di prestiti dell’iniziativa Safe. “I mezzi finanziari dell’Unione Europea devono permettere all’industria europea di fornire capacità. La preferenza data all’industria della difesa europea è normale”, ha spiegato un responsabile europeo. Digrignare i denti: “L’Ue esclude Stati Uniti, Regno Unito e Turchia dal fondo di riarmo da 150 miliardi di dollari”. Questa non è la realtà. “Se paesi terzi come Stati Uniti, Regno Unito e Turchia volessero partecipare all’iniziativa, dovrebbero firmare una partnership di difesa e sicurezza con l’Ue. La porta non è chiusa, ma è necessario un accordo”, ha spiegato la Commissione. La Norvegia, come gli altri membri dello Spazio Economico Europeo, non è interessata perché è legata all’UE da un trattato e versa un contributo. Il Regno Unito è stato uno dei fondatori dello Spazio economico europeo, abbandonato con l’adesione all’Ue, e ora i britannici devono ristabilire i rapporti con i loro vecchi partner, rinnegati con la decisione della Brexit. Il Regno Unito è molto impegnato nella nuova Europa della difesa e il vertice con il primo ministro Keir Starmer a maggio dovrebbe permettere la ripresa di una partnership con l’Ue nei settori della sicurezza e della difesa. I partner europei del Regno Unito sono favorevoli.

(Estratto dal Mattinale europeo)