L'IA di Meta è arrivata sui nostri smartphone
L'IA di Meta è arrivata sui nostri smartphone: ci si accede da WA, FB, IG e MSN, ma non è ancora per tutti. Attivarla è facile, ma disattivarla impossibile (per ora).
Meta Platforms, Inc., l'azienda così ribattezzata nel 2021 da Mark Zuckerberg, ha finalmente lanciato la sua intelligenza artificiale anche in Europa, dopo quasi un anno di attesa dovuto alle complesse trattative con le autorità che regolano in materia. Meta AI, questo il poco fantasioso nome del chatbot, è ora disponibile su WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger in 60 nuovi Paesi tra cui l'Italia e molti stati dell'Unione Europea.
L'accesso, tuttavia, non è ancora universale e la distribuzione sta avvenendo in modo graduale, generando un po' di frustrazione tra gli utenti. Non tutti, infatti, hanno ancora visto comparire la piccola icona circolare in basso a destra sulla propria schermata di Whatsapp, per esempio, o la barra per l'inserimento del testo in alto su quella di Messenger. Inoltre, al momento l'assistente è limitato esclusivamente a funzioni di chat testuale, senza la possibilità di generare immagini o rispondere a contenuti audio e visivi, come invece accade negli Stati Uniti.. Come funziona. Per utilizzare il nuovo strumento, basta cercare l'icona dedicata e avviare una conversazione: una finestra di dialogo si aprirà consentendo di interagire con il chatbot come se fosse un normale contatto. L'obiettivo è quello di offrire risposte rapide e personalizzate, suggerimenti utili e informazioni estratte dal web, il tutto senza dover cambiare applicazione. La nuova IA può essere richiamata anche semplicemente cercando il suo nome tra i contatti, oppure digitando @MetaAI, seguito da una domanda o da una richiesta specifica: una volta attivata, sarà in grado di rispondere a quesiti su vari argomenti, suggerire contenuti correlati o anche pianificare itinerari di viaggio.
La novità più interessante è l'accesso alle informazioni web in tempo reale, che permette di visualizzare post e reel in base a parole chiave. Il sistema è pensato per essere intuitivo e immediato, anche se alcuni utenti hanno riscontrato piccoli ritardi nelle risposte, probabilmente dovuti all'enorme carico di dati sui server. Nonostante l'entusiasmo suscitato dall'annuncio, solo alcuni riescono a visualizzare l'icona sul proprio dispositivo, mentre altri, proprio non la vorrebbero.. Perché non è per tutti. Il motivo del lancio graduale sta nelle questioni legate alla privacy e alle complesse regolamentazioni europee. Lo scorso anno, l'autorità irlandese per la protezione dei dati aveva bloccato il rilascio dell'IA a causa di preoccupazioni relative all'addestramento basato sui contenuti degli utenti, imponendo una revisione delle modalità di raccolta e della gestione dei dati.
Meta ha quindi modificato il sistema, dichiarando che l'IA non è addestrata sui dati dei cittadini europei e che le conversazioni private restano crittografate end-to-end. Nonostante queste garanzie, molte persone temono ancora che la presenza di Meta AI sul proprio dispositivo ne possa compromettere la riservatezza, soprattutto perché l'icona appare in modo automatico senza che il soggetto possa scegliere se attivarla o meno. Meta ha quindi adottato un approccio cauto e limitato, avviando un dialogo costante con gli enti regolatori per garantire la conformità alle normative e rassicurare i più scettici.. Impossibile disattivarla. Le perplessità, però, restano, tanto che uno dei trend di ricerca in questi giorni sui motori è: "Come si disattiva Meta AI su WhatsApp?". Purtroppo, al momento non esiste una risposta a questa domanda. Anche chiedendo direttamente al chatbot, si ottengono informazioni vaghe che rimandano a impostazioni inesistenti all'interno del percorso "impostazioni > chat".
Per il momento, dunque, l'unica soluzione è quella di ignorare l'icona e non interagire con il contatto Meta AI, evitando di menzionarlo nelle conversazioni. La semplice presenza del simbolo, infatti, non implica che l'assistente ascolti o monitori le chat. Meta ha garantito che l'IA non si attiverà autonomamente e che non risponderà, a meno che non venga esplicitamente chiamata in causa con il comando "@MetaAI". In altre parole, la semplice comparsa del contatto nella lista delle chat non comporta alcun rischio per la privacy, a meno che l'utente non decida di utilizzarla volontariamente..