L’euro digitale è meglio del Bitcoin? Anonimato e Privacy dei pagamenti a confronto

Il 2025 sarà un anno decisivo per l’euro digitale. Il progetto ha raggiunto il giro di boa e, entro la…

Mar 26, 2025 - 14:15
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L’euro digitale è meglio del Bitcoin? Anonimato e Privacy dei pagamenti a confronto

Il 2025 sarà un anno decisivo per l’euro digitale. Il progetto ha raggiunto il giro di boa e, entro la fine dell’anno, la Banca Centrale Europea (BCE) e l’Eurosistema prenderanno una decisione finale sull’introduzione dell’euro digitale, sulla base della fase di preparazione avviata a novembre 2023. Verranno prese decisioni chiave e affrontati temi importanti, tra cui:

  • Integrazione
  • Quadro giuridico
  • Protezione dei dati

Integrazione

Banche e fornitori di servizi di pagamento dovranno adattare i propri sistemi all’euro digitale per garantirne la compatibilità con i metodi di pagamento esistenti. A tal fine, sarà istituita una piattaforma centrale per la gestione delle transazioni, garantendo sicurezza e rapidità.

Anche i commercianti dovranno integrare l’euro digitale. Negozi fisici, e-commerce e fornitori di servizi dovranno ampliare le loro interfacce di pagamento, mentre i registratori di cassa e i terminali potrebbero richiedere aggiornamenti per assicurare transazioni fluide.

Le specifiche modalità di integrazione dell’euro digitale sono attualmente in fase di finalizzazione e rappresentano le ultime tappe della fase preparatoria.

Quadro giuridico

L’introduzione dell’euro digitale richiede una base legale chiara. Già a giugno 2023, la Commissione Europea ha presentato una proposta di legge che delinea il quadro normativo per il suo utilizzo.

Entro la fine dell’anno sarà presa una decisione sull’adozione ufficiale dell’euro digitale come moneta a corso legale nell’Eurosistema. Una decisione positiva aprirebbe la strada alla sua diffusione, fornendo certezza giuridica sia alle imprese che ai consumatori.

Protezione dei dati

Ultimo ma non meno importante, sono attualmente in corso discussioni e decisioni su come l’euro digitale potrà garantire contemporaneamente protezione dei dati e anonimato. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra privacy e requisiti normativi, senza compromettere le misure antiriciclaggio (AML).

L’uso offline è anch’esso un punto centrale: i pagamenti senza connessione a Internet potrebbero essere resi possibili attraverso metodi di archiviazione sicura su smartphone o portafogli digitali specializzati.

Le aziende dovrebbero tenere d’occhio questi sviluppi, poiché influiscono direttamente sulla sicurezza dei pagamenti, sull’accettazione da parte degli utenti e sugli obblighi normativi. Chi si prepara per tempo potrà sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’euro digitale.

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