L’euro digitale come chiave di autonomia strategica nei pagamenti

L’euro digitale è la proposta di uno strumento di pagamento in valuta digitale, emesso dalla Banca Centrale Europea per fornire un’alternativa al denaro contante; lo stesso, infatti, costituirebbe una forma digitale di contante. In particolare, l’euro digitale sarà complementare alle banconote e alle monete in euro e rappresenterà una forma digitale di denaro pubblico comunemente […] L'articolo L’euro digitale come chiave di autonomia strategica nei pagamenti proviene da Iusletter.

Apr 15, 2025 - 15:29
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L’euro digitale come chiave di autonomia strategica nei pagamenti

L’euro digitale è la proposta di uno strumento di pagamento in valuta digitale, emesso dalla Banca Centrale Europea per fornire un’alternativa al denaro contante; lo stesso, infatti, costituirebbe una forma digitale di contante.

In particolare, l’euro digitale sarà complementare alle banconote e alle monete in euro e rappresenterà una forma digitale di denaro pubblico comunemente accettata, ad integrazione delle soluzioni di pagamento già esistenti.

Infatti, la forma digitale del denaro quotidianamente utilizzato nelle transazioni non costituisce una versione digitale dell’euro, garantita dalla BCE, bensì uno strumento di pagamento creato e distribuito dalle banche o dagli istituti di moneta elettronica tramite loro sistemi di invio digitale di dati o tramite strumenti intermediari nei pagamenti, come le carte di pagamento e i portafogli digitali.

Sempre più spesso i consumatori, per effettuare acquisti nei negozi e online, si avvalgono di strumenti di pagamento digitali, utilizzando il denaro depositato presso conti bancari o di moneta elettronica, ed avvalendosi di circuiti di carte di pagamento nazionali nonché, soprattutto, di circuiti di carte internazionali, in un contesto in cui solo un numero limitato di paesi europei offre un’opzione di pagamento nazionale per gli acquisti online.

Con l’euro digitale, invece, la Banca Centrale diventerà garante e responsabile dell’emissione e della gestione di tale valuta digitale, che sarà universalmente accettata come forma di pagamento sicura nelle transazioni all’interno della zona euro, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di pagamento, ivi compresi i pagamenti in modalità offline.

La fase preparatoria del progetto è giunta al termine ed è in corso di redazione, in sinergia con gli operatori finanziari del settore, il manuale di norme per l’euro digitale (Rulebook), contenente regole, standard e procedure per i pagamenti in euro digitali.

In particolare, in data 9 aprile 2025, la Banca centrale europea ha pubblicato il quarto Progress Report del Rulebook Development Group (RDG), responsabile della definizione dello schema dei pagamenti in euro digitale. Il rapporto illustra i progressi registrati rispetto al precedente Progress Report del settembre 2024, alla luce dei commenti ricevuti e delle sessioni effettuate con i rappresentanti del mercato.

Sul tema, lo scorso 8 aprile 2025, davanti alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della BCE, si è espresso evidenziando l’importanza dell’introduzione dell’euro digitale, nell’ottica di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nei pagamenti.

Egli ha chiarito che i pagamenti al dettaglio sono sempre più di frequente digitali, sia presso gli esercizi commerciali che online. Tuttavia, gran parte di tali operazioni è gestita da fornitori di servizi di pagamento non europei; fattore che rende l’Europa dipendente e vulnerabile ad eventi geopolitici e a mutamenti tecnologici.

Dunque, nel contesto attuale, in cui il contante è l’unico mezzo di pagamento garantito direttamente dalla Banca Centrale, è necessario ed urgente individuare una soluzione europea digitale, per ridurre la dipendenza da operatori esterni – laddove non possa essere utilizzato il contante (ad es. nei pagamenti online) – e per rafforzare il controllo sul sistema finanziario.

In tale direzione, dunque, l’euro digitale avrà l’obiettivo di creare un mercato dei pagamenti europeo unificato, per assicurare che l’Europa resti padrona del proprio futuro finanziario.

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