L’eredità di Papa Francesco sulla coscienza climatica di tutti noi
Papa Francesco, scomparso ieri, lunedì di Pasqua, ci lascia senza dubbio un’eredità profonda anche sul fronte ambientale. Guida della Chiesa cattolica dal 2013, dopo le dimissioni di Benedetto XVI, ha ricoperto il ruolo di pontefice per oltre un decennio, e la sua è stata una voce chiara e coraggiosa anche sui pericoli del cambiamento climatico....

Papa Francesco, scomparso ieri, lunedì di Pasqua, ci lascia senza dubbio un’eredità profonda anche sul fronte ambientale. Guida della Chiesa cattolica dal 2013, dopo le dimissioni di Benedetto XVI, ha ricoperto il ruolo di pontefice per oltre un decennio, e la sua è stata una voce chiara e coraggiosa anche sui pericoli del cambiamento climatico.
Con forza, infatti, ha cercato di scuotere la coscienza dei 1,3 miliardi di cattolici nel mondo, denunciando l’impatto devastante della crisi climatica, soprattutto sulle fasce più povere e vulnerabili della popolazione globale.
Leggi anche: Addio a Papa Francesco: le sue migliori frasi sulla cura del Creato (hanno fatto la storia)
Papa Francesco è stato una figura di spicco della dignità umana e un incrollabile campione globale dell’azione per il clima come mezzo vitale per realizzarla, ha detto il capo delle Nazioni Unite per il clima Simon Stiell.
Ai vertici mondiali sul clima
Non è un caso che Papa Francesco abbia pubblicato la Laudato Si’ in un momento cruciale del 2015, prima del vertice delle Nazioni Unite sul clima, la Cop21, a Parigi. E poi, sua è un’esortazione successiva, o dichiarazione ufficiale: il Laudate Deum, rilasciata nell’ottobre 2023, poco prima di un altro vertice delle Nazioni Unite sul clima, la Cop28 di Dubai.
Le decisioni di questi incontri globali sono cambiate a causa dell’influenza di Papa Francesco? Beh, potenzialmente sì. Nella Laudate Deum, Papa Francesco ha mostrato sia incoraggiamento che una certa frustrazione per i risultati degli accordi internazionali ottenuti finora.
Ne abbiamo parlato qui: Papa Francesco contro il negazionismo climatico e le aziende fossili: cosa dice la sua Esortazione “Laudate Deum”
Ha rimproverato la debolezza della politica internazionale e ha sottolineato che la Cop21 abbia rappresentato un “momento significativo“ perché l’accordo ha coinvolto tutti.
Dopo la Cop21, ha evidenziato come la maggior parte delle nazioni non sia riuscita ad attuare l’accordo di Parigi che prevedeva di limitare l’aumento della temperatura globale in questo secolo al di sotto dei 2°C, così come non ha perso tempo a denunciare la mancanza di monitoraggio di tali impegni e la conseguente inerzia politica. Ha fatto del suo meglio per usare la sua posizione di rilievo per chiedere conto al potere.
A difesa delle popolazioni indigene
La Cop28 ha segnato la prima volta che quasi 200 Paesi abbiano concordato di abbandonare i combustibili fossili. Gli interventi di Papa Francesco hanno probabilmente contribuito a spostare un poi l’ago della bilancia nella direzione desiderata.
La sua enfasi sull’ascolto degli indigeni può aver influenzato questi incontri. E, in effetti, rispetto ai precedenti vertici globali sul clima, la Cop28 ha forse più di tutte le Conferenze offerto l’opportunità di ascoltare le voci delle popolazioni indigene.
Tuttavia, le popolazioni indigene sono ancora deluse dai risultati della Cop28. L’esortazione meno conosciuta di Papa Francesco Querida Amazonia, che significa “amata Amazzonia”, è stata pubblicata nel febbraio 2020 quale risultato delle sue conversazioni con le comunità amazzoniche e ha contribuito a mettere in evidenza le prospettive indigene. Queste prospettive hanno contribuito a plasmare la dottrina sociale cattolica nell’enciclica Fratelli Tutti, pubblicata il 3 ottobre 2020.
Ha ispirato l’attivismo
Durante un progetto di ricerca multidisciplinare all’Università di Manchester, dedicato al legame tra religione, teologia e cambiamento climatico, si confrontarono diversi attivisti religiosi per il clima appartenenti a diverse chiese del Regno Unito. Una delle domande centrali poste a oltre 300 attivisti, rappresentanti di sei gruppi differenti, fu: “Chi vi ha maggiormente ispirato ad agire per la giustizia climatica?” La risposta è stata sorprendente, ma allo stesso tempo rivelatrice: il 61% indicò Papa Francesco come figura chiave nel proprio percorso di attivismo.
L’impatto del Pontefice, in particolare proprio attraverso l’enciclica Laudato Si’, ha superato i confini del Vaticano, dando vita a un vero e proprio movimento globale. Il movimento Laudato Si’, infatti, ad oggi riunisce oltre 900 organizzazioni cattoliche in tutto il mondo e può contare su una rete di 10.000 animatori, figure attive che fungono da ambasciatori e leader del cambiamento all’interno delle proprie comunità.
Non sappiamo ancora chi sarà il prossimo Papa, né se raccoglierà l’eredità green di Papa Francesco. Ma in un’epoca segnata da crisi politiche e dalla resistenza a prendere sul serio l’emergenza climatica, il nostro augurio è che la guida spirituale del futuro continui a sostenere il cambiamento, tentando di influenzare – per quanto possibile – le politiche dal basso fino ai più alti livelli decisionali.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Leggi anche: