Legionella, il rischio riguarda anche l’industria
Incremento annuo del 14% dei casi di legionella ma solo la metà dei manager ha conoscenza del problema, come emerge dalla ricerca commissionata da Initial Il tema della sicurezza rispetto a patogeni non interessa solo il mondo agricolo, ma anche quello industriale. A Milano si è parlato di legionella (legionella e legionellosi: cosa sono e come si controllano per la salute e la sicurezza dell’ambiente), in un talk organizzato da Initial, azienda che da oltre 120 anni si occupa di supportare le aziende nella gestione dell’igiene, sicurezza e benessere. La gestione del rischio La legionella, hanno spiegato i vari esperti intervenuti, è un batterio ubiquitario. Vive e prolifera in ambienti acquatici a temperature comprese tra i 20°C e i 45°C e in determinate condizioni può causare infezioni respiratorie gravi, come la legionellosi (lo sappiamo solo dalla metà degli anni 70). Risultano cruciali pertanto i controlli sulla sua concentrazione e la gestione del rischio. Gli ultimi dati disponibili dell’Istituito superiore di sanità (2022) riportano circa 3.111 casi di legionellosi, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. Oltre il 70% delle persone colpite ha almeno 60 anni e l’incidenza aumenta al crescere dell’età. La diffusione del batterio (che non si trasmette da persona a persona) avviene per inalazione attraverso aerosol “con rischio di decesso nel 10-15% dei casi per i soggetti più fragili” come ha ricordato Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio e professore associato di Igiene generale e applicata presso la sezione di Virologia del dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano. Tra gli ambienti da tenere sotto controllo, impianti di acqua calda, docce, lavandini, sistemi di condizionamento, torri di raffreddamento e impianti industriali. Il livello di consapevolezza nelle aziende Initial ha commissionato a mUp research uno studio per valutare il livello di consapevolezza delle aziende italiane sul tema, con 605 manager italiani intervistati. Il dato eclatante è che solo il 53% possiede una conoscenza qualificata della legionella (ossia è consapevole dei rischi per la salute e della trasmissione per via aerea) e la maggioranza degli intervistati (65,3%) non ha mai preso in considerazione i rischi, come ha raccontato Stefano Carlin, managing partner mUp research. Il quadro normativo ha avuto una accelerazione con il D.Lgs. 18/2023 che ha riconosciuto per la prima volta la legionella come parametro prioritario nei piani di sicurezza delle acque. E ha imposto controlli stringenti e l’introduzione di un limite potabile specifico per la sua concentrazione nelle reti di distribuzione. Dalla ricerca effettuata emerge però che il 40% degli intervistati ritiene che non si applichi alla propria azienda, mentre solo il 34% ne riconosce la rilevanza per la propria realtà lavorativa. Un servizio tailorizzato Initial è impegnata in prima linea con il nuovo servizio LFree, un ventaglio di soluzioni su misura per la gestione del rischio. “Lo scorso anno abbiamo acquisito un’eccellenza del settore che aumenta le competenze -ha raccontato Maria Francesca Torriani, sales excellence & marketing manager di Rentokil Initial Italia. E abbiamo lanciato una campagna di informazione, Legionella invisibile ai tuoi occhi ma visibile alla nostra esperienza. Le soluzioni che mettiamo in campo sono variegate e comprendono un approccio metodologico volto alla progressiva riduzione del rischio, combinando consulenza, analisi, sanificazioni, verifica documentale impiantistica”. A smontare l’idea errata che il problema sia di Rsa e ospedali, quando invece oltre l’80% (fonte Iss) riguarda contesti comunitari, come abitazioni e aziende, il caso di studio raccontato da Francesco Marella, head of hse & sustainability Mitsubishi Electric Hydronics & It Cooling Systems. “Quando ani fa ci siamo interessati alla legionella siamo stati visti quasi come troppo prudenti, ma nei campionamenti l’abbiamo trovata. Dunque la situazione implica la necessità di un piano di monitoraggio: occorre saperla trovare e campionare certi luoghi”. L'articolo Legionella, il rischio riguarda anche l’industria è un contenuto originale di Mark Up.


Il tema della sicurezza rispetto a patogeni non interessa solo il mondo agricolo, ma anche quello industriale. A Milano si è parlato di legionella (legionella e legionellosi: cosa sono e come si controllano per la salute e la sicurezza dell’ambiente), in un talk organizzato da Initial, azienda che da oltre 120 anni si occupa di supportare le aziende nella gestione dell’igiene, sicurezza e benessere.
La gestione del rischio
La legionella, hanno spiegato i vari esperti intervenuti, è un batterio ubiquitario. Vive e prolifera in ambienti acquatici a temperature comprese tra i 20°C e i 45°C e in determinate condizioni può causare infezioni respiratorie gravi, come la legionellosi (lo sappiamo solo dalla metà degli anni 70). Risultano cruciali pertanto i controlli sulla sua concentrazione e la gestione del rischio. Gli ultimi dati disponibili dell’Istituito superiore di sanità (2022) riportano circa 3.111 casi di legionellosi, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. Oltre il 70% delle persone colpite ha almeno 60 anni e l’incidenza aumenta al crescere dell’età. La diffusione del batterio (che non si trasmette da persona a persona) avviene per inalazione attraverso aerosol “con rischio di decesso nel 10-15% dei casi per i soggetti più fragili” come ha ricordato Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio e professore associato di Igiene generale e applicata presso la sezione di Virologia del dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano. Tra gli ambienti da tenere sotto controllo, impianti di acqua calda, docce, lavandini, sistemi di condizionamento, torri di raffreddamento e impianti industriali.
Il livello di consapevolezza nelle aziende
Initial ha commissionato a mUp research uno studio per valutare il livello di consapevolezza delle aziende italiane sul tema, con 605 manager italiani intervistati. Il dato eclatante è che solo il 53% possiede una conoscenza qualificata della legionella (ossia è consapevole dei rischi per la salute e della trasmissione per via aerea) e la maggioranza degli intervistati (65,3%) non ha mai preso in considerazione i rischi, come ha raccontato Stefano Carlin, managing partner mUp research. Il quadro normativo ha avuto una accelerazione con il D.Lgs. 18/2023 che ha riconosciuto per la prima volta la legionella come parametro prioritario nei piani di sicurezza delle acque. E ha imposto controlli stringenti e l’introduzione di un limite potabile specifico per la sua concentrazione nelle reti di distribuzione. Dalla ricerca effettuata emerge però che il 40% degli intervistati ritiene che non si applichi alla propria azienda, mentre solo il 34% ne riconosce la rilevanza per la propria realtà lavorativa.
Un servizio tailorizzato
Initial è impegnata in prima linea con il nuovo servizio LFree, un ventaglio di soluzioni su misura per la gestione del rischio. “Lo scorso anno abbiamo acquisito un’eccellenza del settore che aumenta le competenze -ha raccontato Maria Francesca Torriani, sales excellence & marketing manager di Rentokil Initial Italia. E abbiamo lanciato una campagna di informazione, Legionella invisibile ai tuoi occhi ma visibile alla nostra esperienza. Le soluzioni che mettiamo in campo sono variegate e comprendono un approccio metodologico volto alla progressiva riduzione del rischio, combinando consulenza, analisi, sanificazioni, verifica documentale impiantistica”. A smontare l’idea errata che il problema sia di Rsa e ospedali, quando invece oltre l’80% (fonte Iss) riguarda contesti comunitari, come abitazioni e aziende, il caso di studio raccontato da Francesco Marella, head of hse & sustainability Mitsubishi Electric Hydronics & It Cooling Systems. “Quando ani fa ci siamo interessati alla legionella siamo stati visti quasi come troppo prudenti, ma nei campionamenti l’abbiamo trovata. Dunque la situazione implica la necessità di un piano di monitoraggio: occorre saperla trovare e campionare certi luoghi”.
L'articolo Legionella, il rischio riguarda anche l’industria è un contenuto originale di Mark Up.