Le Ninfee ai Ricomposti. Le coreografie di Gabrieli
C’è "Ninfee" in collaborazione con Anghiari Dance Hub per la Stagione Teatrale 2025 dei Ricomposti di Anghiari. In arrivo altri...

C’è "Ninfee" in collaborazione con Anghiari Dance Hub per la Stagione Teatrale 2025 dei Ricomposti di Anghiari. In arrivo altri due appuntamenti fino al 9 maggio. Si parte domani: alle ore 21 quando andrà in scena Ninfee (Monet, 2023) con concept e coreografie di Lucrezia Gabrieli (nella foto). L’immersione, attraverso il corpo della performer e il suo movimento, in uno stagno in cui riscoprire le proprie emozioni e percezioni di fronte alla relazione con l’altro, con le persone e con l’ambiente. Nel tempo di una relazione, il corpo attraversa l’entusiasmo, l’affetto, l’amore ma anche la paura, la delusione, la rabbia, l’impotenza…esplora parti di sé inesplorate, "toccando il fondo" a volte e nell’azione e condivisione modifica l’ambiente in cui vive, e in cui vivrà nel futuro. Lo spazio scenico si offre come uno spazio in cui possono cadere e ritrovarsi alcune parti di noi, in cui possiamo ritrovare oggetti, in cui si scende nell’oscurità, in cui riemergono e galleggiano "pezzi" che saranno parte indelebile della nostra storia, che rimarranno, come rifiuti gettati nelle acque della Terra, sulla nostra superficie.
Sulla scia delle precedenti creazioni, ispirate a Mark Rothko e Vincent Van Gogh, anche in questa nuova produzione Lucrezia Gabrieli offre al pubblico un’occasione di incontro tra uno sguardo alla quotidianitá e all’epoca in cui viviamo e, dall’altro lato, i colori e la personalità di un pittore del passato: Claude Monet. Sul palco anche la musica di 42Stems Giacomo Calli e Emanuele Frusi. Il 9 maggio alle 21 al teatro die Ricomposti arriva poi "Stasera sono in vena" di e con Oscar de Summa. Stasera sono In vena è uno spettacolo ironico e amaro al tempo stesso, in cui racconto parte dall’adolescenza dell’artista in Puglia, negli anni Ottanta: sono gli anni in cui si è formata la Sacra Corona Unita, organizzazione che ha allargato i suoi settori di investimento scoprendo che il disagio umano è una delle cose che in assoluto rendono di più sul mercato.
Un racconto semplice sul piano-sequenza di una terra che decide di cambiare direzione, di appropriarsi del proprio male. Si sorride delle vicende del protagonista dall’inizio alla fine, tranne che in alcune fratture che interrompono la narrazione, ci ricordano che quello di cui stiamo parlando è vero, è già successo, e buttano una luce sinistra sulla situazione di oggi: il mercato delle droghe performative, come la cocaina, genera introiti che superano il Pil di alcune nazioni come la Spagna o la stessa Italia.