Le news su Marina Berlusconi, Caracciolo, De Benedetti, Enrico Letta, Rampini e non solo
Che cosa si dice e che cosa non si dice su Berlusconi, Caracciolo, De Benedetti, Letta, Rampini e non solo. Pillole di rassegna stampa

Che cosa si dice e che cosa non si dice su Marina Berlusconi, Caracciolo, De Benedetti, Letta, Rampini e non solo. Pillole di rassegna stampa
MARINA BERLUSCONI POST BERLUSCONI
Gli stessi giornaloni che hanno spalmato letame su Silvio Berlusconi ora osannano il pensiero politico di Marina Berlusconi. Boh.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
"Sono favorevole ai matrimoni gay. Avere una famiglia unita e solida è da sempre l'obiettivo principale della mia vita. Proprio per questo, sono convinta che la famiglia non possa essere ingabbiata in schemi e modelli standard". (Marina Berlusconi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 17, 2025
Quindi i programmi politici di Marina Berlusconi e Francesca Pascale coincidono. Ho capito bene?
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
ANCHE OGGI IL SALASSO DI DE BENEDETTI CON DOMANI
Carlo De Benedetti ha deciso di coprire la perdita di 11.157.922 euro accumulata dalla sua nascita dal quotidiano Domani, azzerando il capitale sociale della società editrice per poi ricostituirlo a un milione di euro, aumentabile fino a 5 milioni di euro entro il 31 dicembre…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
ENRICO LETTA VA ALLA GUERRA CONTRO DONALD TRUMP
ENRICO LETTA CONTRO TRUMP: "Deve essere fermato".
"I responsabili della Fondazione Notre Europe e degli Istituti Jacques Delors di Parigi, Berlino e Bruxelles, in una dichiarazione pubblicata ieri hanno invitato a svegliarsi e a resistere alla minaccia rappresentata dal…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
I GRILLI DI CONTE SU MATTARELLA
"Prima un applauso durato due minuti, rimbombato nell’aula della Camera. Poi l’affondo del Movimento 5 Stelle: «Sbagliato paragonare la Russia con il Terzo Reich». Una scena che stride rispetto al contesto. Un momento di tensione. Il partito di Giuseppe Conte si smarca dalla…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
IL PIZZINO DEL FINANCIAL TIMES
«Putin vuole che le truppe della Nato vengano rimosse dall’intero ex impero sovietico. I dirigenti europei ritengono che Trump probabilmente accetterà di ritirare i soldati statunitensi dai Paesi Baltici e forse ancora più a ovest, lasciando l’Ue vulnerabile davanti a un esercito…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
LA PILLOLA DI CARACCIOLO
"Le élite americane sono divise su tutto meno che sulla priorità di impedire il sorpasso cinese. Più precisamente, non è accettabile che Pechino scavalchi Washington nelle nuove tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale e dallo spazio. Tutto il resto è funzione di tale…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
IL QUADRO DI RAMPINI
"L’Arabia ha ottime relazioni con la Russia, a cui la lega l’Opec+, il cartello dei Paesi produttori di petrolio. MbS non ha aderito alle sanzioni contro Putin. Questo colloca Riad nel Grande Sud globale che sul conflitto ucraino non si è schierato. Di quel Grande Sud il Regno…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
LA SBERLA DEL LIBERISTA GIAVAZZI ALLE UNIVERSITA’ PRIVATE
"Finora gli Its così sono rari: nel 2022-23, a fronte di circa 250.000 studenti che frequentano università telematiche, gli iscritti a corsi Its erano 16.000 in tutto. Le telematiche sono diventate un grande business: un fondo americano ha recentemente acquistato un gruppo di…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
UN PENSIERINO MOLTO CATTOLICO
"Lo chiamano “emendamento Gemelli”. Il governo, giovedì scorso al Senato, l’ha infilato alla chetichella nel decreto Milleproroghe, che ora attende il voto definitivo della Camera. Prolunga sine die e aumenta da 35 a 50 milioni di euro annui, dal 2028, un finanziamento speciale…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
SCAZZO ASSICURATO ALL’ANIA
Clima acceso in Ania. Sul tavolo, anche la proposta di alzare la remunerazione del neo presidente, Giovanni Liverani, da 700 a 900 mila euro. I rappresentanti della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, di Allianz e di Poste Vita avrebbero scelto la strada dell’astensione.…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
L’ULTIMA TRUMPATA DI MUSK
"Elon Musk irrompe nell’agenzia americana delle entrate. I suoi collaboratori avranno accesso alle dichiarazioni dei redditi e a informazioni riservate dei contribuenti americani, milioni di individui e famiglie, non profit e aziende. Il fisco, l’Internal Revenue Service (IRS),…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
L’UNIONE EUROPEA IN SINTESI
"L’Europa non abbandona l’Ucraina. Leader divisi sulle truppe di pace. Berlino, Madrid e Roma frenano Parigi e Londra. Differenze anche nell’approccio con Trump". (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
CARTOLINA DA PARIGI
“Guerra in Ucraina: emarginati da Trump e Putin, gli europei sono divisi sull'invio di truppe al termine del mini-summit all'Eliseo”. (Le Monde)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
GIORNALISMI
"Elodie con il vibratore nella borsa che porta a Sanremo: “Sono giornate di tensione, quando sei nervosa…”. La cantante intervistata da Vogue svela il contenuto della propria borsetta". (Fatto quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 16, 2025
Fonte: Corriere della sera pic.twitter.com/hk8HKImYgv
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 17, 2025
"Stellantis punta ancora sull’Italia e rilancia sull’ibrido". (Formiche)
Manco nei giornali di Exor-Elkann si fanno 'sti titoli.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 17, 2025
"Intelligence e silenzio. Il metodo Mantovano e la fiducia necessaria". (Formiche)
Che vor di'? Boh. Avanti con la prossima supercazzola.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 17, 2025
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
«La differenza sostenziale è che ho eliminato gli zuccheri: e per zuccheri, intendo togliere tutti i cibi lavorati, dalla pasta ai lievitati, ho depennato qualunque carboidrato che si trasforma in zuccheri. È stata come una rivelazione, perché solo così ho perso i primi 15 chili,…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 17, 2025
"Il più grande Ateneo italiano non è più Università degli Studi la Sapienza di Roma, che conta nell’Anno Accademico 2023/2024, 111.960 iscritti – secondo i dati Ustat, 2024 – ma il Gruppo Multiversity. Si tratta di una società di capitali privata, che annovera tra le sue…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 17, 2025
"A cosa serve l'Usaid? Esistono tre categorie fondamentali di intervento: (i) Aiuti allo sviluppo, ossia misure volte a promuovere lo sviluppo economico dei Paesi in via di sviluppo e quindi a combattere la povertà; (ii) Aiuti umanitari; (iii) Progetti ideologici, principalmente…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 17, 2025
La testata più filo Usa e filo Nato in Italia – Formiche di Messa e Zurlo, comunicatori e lobbisti ultra americani – ha dedicato zero articoli e zero commenti al discorso di Vance a Monaco. Solo in un'analisi sull'Europa scritta dal generale Caruso, consigliere militare della…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 16, 2025
Dunque Marina Berlusconi – e dico Berlusconi – è scandalizzata per la "concentrazione di potere, ricchezza e interessi nelle mani di pochi soggetti".
Leggere per credere quello che ha detto al Foglio.
“Si sono tutti scandalizzati per la sfilata dei signori delle Big Tech a…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 18, 2025
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ESTRATTO DELL’INTERVISTA DEL FOGLIO A MARINA BERLUSCONI:
“Personalmente mi rifiuto di credere che l’America possa arrivare a rinnegare il suo ruolo guida di paese più potente del mondo, che ha sempre esercitato in nome del multilateralismo e del sostegno tra alleati. Il fatto, però, che se ne possa anche solo dubitare è di per sé stesso inquietante. Del resto leggiamo quotidianamente notizie su paesi storicamente legati agli Stati Uniti che si ritrovano di colpo a dover scegliere: o si cede ai diktat trumpiani o si reagisce a propria volta con altri dazi. Da convinta sostenitrice del libero mercato, non posso che avere grosse perplessità su tutto ciò che sono i dazi e, più in generale, il protezionismo. E comunque oggi esistono anche modelli ultraliberisti come quello del presidente argentino Javier Milei, che i dazi invece li toglie e che, almeno per ora, sta riuscendo a risanare i conti di un paese da decenni in balia dei default. Tornando a Trump, voglio sforzarmi di vedere il bicchiere mezzo pieno: qualcuna delle sue azioni radicali potrebbe avere alla fine anche effetti positivi, come quello ad esempio di spingere finalmente l’Europa a superare le divisioni e a unire le forze”.
E’ spaventata o rassicurata dalla presenza, attorno a Trump, dei signori delle Big Tech? “Si sono tutti scandalizzati per la sfilata dei signori delle Big Tech a Washington, in prima fila all’insediamento di Trump, ma devo dire che la loro forza incontrastata è una anomalia che faceva già paura prima. Nella storia dell’umanità non si era mai assistito a una simile concentrazione di potere, ricchezza e interessi nelle mani di pochi soggetti. Servono limiti e regole. Va riconosciuto che l’Europa e anche l’Italia hanno cominciato a muoversi su questo fronte: mi auguro davvero che ora non si lascino condizionare dalla marcia indietro di Trump, che si è subito ritirato dalla global minimum tax a tutela di Musk & Company. C’è un problema di concorrenza sleale grande come una casa, ma sarebbe molto riduttivo pensare che la minaccia sia tutta qui. Questi colossi del digitale, infatti, sono riusciti a imporre nella nostra vita di tutti i giorni la dittatura dell’algoritmo, che porta alla massima semplificazione delle opinioni, alla polemica più estrema e alle tesi più radicali. Il tutto con l’obiettivo di generare traffico online, e quindi più incassi, e purtroppo oggi anche di influenzare il modo di pensare della gente. E’ un meccanismo infernale, che inevitabilmente ha contagiato in profondità anche la politica”.
Dire Trump, oggi, significa dire molte cose insieme. Ma oggi forse significa dire soprattutto una cosa: Ucraina. E’ preoccupata Marina Berlusconi della possibilità che buona parte dell’Ucraina possa essere data in pasto a Putin e che la nuova Yalta possa vedere trionfare la Russia? “La mia opinione su questa guerra è sempre stata una, e non è mai cambiata: la Russia ha invaso brutalmente un paese indipendente e libero. Per porre fine a questo terribile conflitto, sarà inevitabile un compromesso, ma sono assolutamente convinta che la fine della guerra non debba coincidere con la resa di Kyiv e la vittoria di Mosca. All’Ucraina spettano le garanzie necessarie per la sua sicurezza e la sua indipendenza. E’ un passaggio molto delicato, fondamentale anche per il nostro futuro: lasciar vincere la Russia creerebbe un precedente gravissimo, che darebbe ai regimi autocratici una sorta di via libera a occupare con la forza altri paesi. Putin, invadendo l’Ucraina, ha dichiarato definitivamente guerra ai valori occidentali. E l’Occidente ha risposto subito alla sfida, mostrandosi unito. Oggi, però, non sembra esserlo più. E se l’Europa verrà tagliata fuori dalla soluzione che sembra si stia profilando dovrà anche fare una seria autocritica”.