Le mostre da vedere tra Pasqua e ponti festivi: Anselm Kiefer al Van Gogh Museum e al Stedelijk Museum di Amsterdam

Per la prima volta nella loro storia, il Van Gogh Museum e lo Stedelijk Museum di Amsterdam uniscono le forze per allestire una grande mostra dedicata a uno degli artisti più importanti del nostro tempo: Anselm Kiefer. La mostra aperta al pubblico dal 7 marzo sarà visitabile fino al 9 giugno 2025 L'articolo Le mostre da vedere tra Pasqua e ponti festivi: Anselm Kiefer al Van Gogh Museum e al Stedelijk Museum di Amsterdam proviene da FIRSTonline.

Apr 20, 2025 - 07:19
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Le mostre da vedere tra Pasqua e ponti festivi: Anselm Kiefer al Van Gogh Museum e al Stedelijk Museum di Amsterdam
Anselm Kiefer
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Questa mostra, intitolata “dittico“, pone Anselm Kiefer al centro dell’attenzione, evidenziando il legame speciale dell’artista con l’opera di Vincent van Gogh e presentando tutte le opere più amate di Kiefer provenienti dalla collezione dello Stedelijk. Entrambe le sedi presenteranno anche nuove opere dell’artista, mai esposte prima, tra cui l’immensa e mozzafiato opera che dà il titolo alla mostra: Sag mir wo die Blumen sind.

Sette opere al Van Gogh Museum

La mostra riunisce venticinque opere di Anselm Kiefer, tra cui un’importante nuova opera, Sag mir wo die Blumen sind, insieme a dipinti, installazioni, film e opere su carta, provenienti dai due musei.
La presentazione al Van Gogh Museum dimostra la duratura influenza di Vincent van Gogh sull’opera di Kiefer. Nel 1963, Kiefer vinse una borsa di studio e scelse di seguire l’itinerario intrapreso da Van Gogh, dai Paesi Bassi al Belgio e alla Francia. Van Gogh e la sua opera sono rimasti per lui una fonte vitale di ispirazione. La mostra presenta sette nuove opere al Van Gogh Museum, accanto a dipinti inediti e tredici disegni giovanili di Kiefer. Dipinti, come Campo di grano con corvi (1890) di Van Gogh, sono accostati nello stesso spazio alle monumentali opere di Kiefer sullo stesso tema.

Altre opere allo Steddelijk Museum

La presentazione allo Stedelijk Museum si concentra sugli stretti legami di Kiefer con i Paesi Bassi, in particolare sul rapporto dell’artista con il museo, che è stato fondamentale per la sua carriera. Lo Stedelijk acquisì Innenraum (1981) e Märkischer Sand (1982) all’inizio della sua attività e gli dedicò un’acclamata mostra personale nel 1986. Questa mostra non è solo un’opportunità senza precedenti per ammirare tutte le opere della collezione dello Stedelijk, ma anche un’occasione per ammirare i dipinti più recenti di Kiefer e in particolare due nuove installazioni spaziali. L’opera che dà il titolo all’opera, Sag mir wo die Blumen sind, è un’installazione pittorica immersiva, lunga oltre 24 metri, che riempie lo spazio attorno alla scalinata storica del museo. La seconda installazione, Steigend, steigend, sinke nieder, è realizzata con fotografie e piombo, un materiale importante che ricorre in tutta l’opera di Kiefer, alludendo al peso della storia umana. La mostra presenta anche film di e su Anselm Kiefer, tra cui il film inedito Noch ist Polen nicht verloren (1989), girato a Varsavia poco prima della caduta della cortina di ferro. Il titolo della mostra “Sag mir wo die Blumen sind” è tratto dalla canzone di protesta del 1955 “Where have all the flowers gone” del cantautore folk e attivista americano Pete Seeger, diventata famosa quando Marlene Dietrich la cantò nel 1962.

Chi è Anselm Kiefer

Anselm Kiefer (1945) utilizza materiali come paglia, piombo e foglia d’oro, oltre a tecniche artistiche tradizionali come pittura a olio, acquerello, gouache e fotografia. Sebbene Kiefer e Van Gogh non condividano la stessa tavolozza di colori, i due artisti sono fortemente legati

Il ciclo della vita e della morte: I fiori

La nuova e imponente installazione di Kiefer per lo Stedelijk Museum “Sag mir wo die Blumen sind” combina pittura e argilla con uniformi, petali di rosa essiccati e oro, simboleggiando il ciclo della vita e della morte, con la condizione umana e il destino dell’umanità come motivo centrale. I fiori del titolo sono anche un riferimento ai Girasoli (1889) di Vincent van Gogh e ai recenti paesaggi di Kiefer, che saranno esposti per la prima volta in mostra.