Le immagini di Bologna liberata. Il foto-racconto di un’emozione

Gli scatti di Edo Ansaloni e Walter Breveglieri

Apr 22, 2025 - 12:57
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Le immagini di Bologna liberata. Il foto-racconto di un’emozione

Italo Calvino ha scritto anche canzoni. Una in particolare: Oltre il ponte, 1959. Erano passati esattamente quattordici anni dalla fine della guerra. E quella canzone raccontava la Resistenza, ma soprattutto che cosa significava avere vent’anni all’epoca: "Avevamo vent’anni e oltre il ponte / oltre il ponte ch’è in mano nemica

vedevam l’altra riva la vita /

tutto il bene del mondo oltre il ponte".

Edo Ansaloni (1925-2020) aveva proprio vent’anni il 21 aprile 1945, Walter Breveglieri invece 24 (1921-2000). Comunque ventenni, due amici. Armati di macchina fotografica a Bologna, non parteciparono direttamente alla Resistenza. Anche se Edo restava in auto, quando il padre era impegnato nelle riunioni del Cln, il Comitato di liberazione nazionale. E scattava a Giuseppe Dozza le foto da mettere nel documento d’identità. Entrambi raccontarono in presa diretta una città che in quel 21 aprile 1945 percepiva che la guerra era (quasi) finita, il nemico era (quasi) battuto, ma Bologna era definitivamente liberata. Un libro – edito da Minerva – racchiude quelle foto che sono una testimonianza unica, esemplare. Non è una questione di tecnica fotografica (anche se Breveglieri diventerà un apprezzato fotoreporter, lavorò anche per il Resto del Carlino) o artistica, ma di emozioni e sentimenti che escono fuori nitidi anche dopo ottant’anni, sfogliando quelle pagine. D’altronde anche il Robert Capa e le sue immagini mitiche avevano – se vogliamo proprio cercare il dettaglio – delle piccole imperfezioni tecniche impercettibili all’occhio nel momento in cui la fruizione dell’immagine ci travolge per far (ri)vivere quel tempo. Anche a chi non c’era.

Nelle foto di Ansaloni e Breveglieri ci sono dei passaggi anche cruciali di quei giorni. Come quando viene allestito il sacrario in piazza del Nettuno con le foto di chi morì per la libertà dell’Italia. Sacrario che bruciò nel 1947 (e fu poi ricostruito). E anche per questo quelle immagini hanno davvero un valore storico.