Le associazioni all’attacco: "Le tariffe sono esagerate"
Nel mirino l’hub di Migliarina. "I visitatori sono vittime di questo sistema"

"Il lungo ponte tra la Pasqua ed il 1° maggio si manifesta come era prevedibile e come previsto, affollato di visitatori giornalieri, con un calo delle presenze nelle strutture ricettive dei cinque paesi e con le ormai usuali difficoltà territoriali. Dopo queste settimane il flusso dei visitatori giornalieri diminuirà, ma anche quest’anno le Cinque Terre ricevono quello che da fuori viene mandato, passivamente, senza interagire, senza trarre per l’anno corrente le lezioni degli anni, di tutti gli anni precedenti". Così interviene il Comitato delle associazioni delle Cinque Terre alla luce di quanto accaduto nei primi week end da tutto esaurito alle 5 Terre. Per il comitato "il sistema delle tariffe esagerate del 5Terre express era motivato nella delibera regionale di adozione dall’intento, giusto, di ridurre il fenomeno dell’overturism, ma quello che tutti possono osservare è il fallimento di quell’obiettivo. Alla fine le vittime predestinate del sistema sono i turisti che dormono nei 5 paesi e i visitatori amanti sinceri del territorio, divenuti ormai specie in via di estinzione. Le tariffe ferroviarie esagerate, i sovraffollamenti di visitatori giornalieri sui treni e nei paesi, l’inadeguatezza di alcuni tratti stradali del comprensorio, l’ormai più che decennale chiusura del sentiero azzurro tra Manarola e Corniglia, la macchinosa gestione della via dell’Amore, creano un progressivo degrado della reputazione del territorio, del quale le temute conseguenze si stanno già palesando. I nostri posti sono stupendi, hanno risorse di bellezza e di interesse, ma tutto non può essere lasciato all’iniziativa degli operatori che cercano faticosamente di ovviare alle carenze logistiche e di infrastrutture con l’informazione e la cura del turista, ma occorre ben altro".
Nel mirino anche il nuovo hub di Migliarina, che "preoccupa. Un intervento attuato per portare ancora visitatori giornalieri nei nostri piccoli paesi, per il quale nessuno ci ha chiesto nulla, ma del quale subiremo tutte le conseguenze nei centri abitati delle Cinque Terre e nella fruizione dei trasporti pubblici per i residenti. Abbiamo sempre chiesto di essere ascoltati, che sia predisposta una pianificazione territoriale, di lavorare l’anno prima per quello che verrà dopo, di essere chiamati ad esprimerci ma, quasi sempre, inutilmente. Affronteremo anche questa stagione con ottimismo e volontà, cercheremo ancora una volta di metterci una pezza; invitiamo i turisti a venire nei nostri posti, spiegheremo loro la nostra bellezza ed i nostri valori, anche da soli, come ormai siamo abituati a fare".
mat.mar.