Lavoro ibrido e produttività: cambio di prospettiva per dipendenti e manager
Divergenze di approccio tra lavoratori e manager sul lavoro da remoto: modelli e strategie di leadership per massimizzare la produttività in smart working.

Il lavoro ibrido continua a ridefinire il concetto di produttività e collaborazione all’interno delle aziende. Secondo un’indagine condotta da PageGroup in Italia, emerge una profonda differenza di percezione tra dipendenti e manager riguardo agli effetti del lavoro da remoto.
Se il 90% dei lavoratori ritiene che una maggiore flessibilità aumenti la produttività, i loro responsabili sono più scettici, evidenziando preoccupazioni sulla collaborazione e sulla gestione dei team a distanza.
Lavoro ibrido tra efficienza individuale e dinamiche di squadra
Il lavoro ibrido non rappresenta soltanto un’evoluzione operativa ma anche un cambio di paradigma nella gestione delle risorse umane: Se da un lato garantisce maggior benessere e produttività individuale, dall’altro richiede ai manager una maggiore leadership per mantenere elevati i livelli di collaborazione e engagement.
I vantaggi indiscussi dello smart working
L’89% dei candidati in cerca di lavoro dichiara di riuscire a mantenere meglio la concentrazione lavorando da remoto, mentre l’82% sostiene di avere una gestione del tempo più efficace rispetto alla modalità tradizionale. Inoltre, il 72% afferma di essere meno distratto dalle interazioni con i colleghi in ufficio, e il 52% ritiene che avere il controllo del proprio ambiente di lavoro (illuminazione, temperatura, rumori di fondo) migliori la propria efficienza.
D’altra parte, il 26% dei manager è convinto che il lavoro da remoto complichi la collaborazione tra colleghi, mentre solo il 12% dei dirigenti ritiene che possa migliorare il rapporto con il proprio team. Per il 29% dei responsabili aziendali, la distanza riduce la qualità delle relazioni di squadra, una preoccupazione condivisa solo dal 18% dei dipendenti.
Leadership e produttività nel lavoro ibrido
Secondo PageGroup, colmare il divario di percezione tra manager e lavoratori è essenziale per garantire il successo delle organizzazioni che adottano modelli di lavoro flessibile.
Modelli e strategie efficaci
La chiave sta nello sviluppo di nuove competenze di leadership, capaci di migliorare la produttività e la collaborazione a distanza.
- Comunicazione efficace: il 68% dei dipendenti sottolinea che obiettivi chiari aumentano la produttività. È essenziale stabilire aspettative precise e mantenere un dialogo costante.
- Costruzione della fiducia: la leadership basata sul controllo costante è sempre meno efficace. Affidarsi alla responsabilità individuale aumenta la motivazione e l’engagement.
- Formazione e crescita professionale: il 39% dei lavoratori considera essenziale l’accesso alla formazione continua per migliorare la propria performance.
- Equilibrio tra vita professionale e personale: i leader devono dare l’esempio, incoraggiando pause e rispettando gli orari di lavoro per prevenire il burnout.
- Misurazione dei risultati: in un contesto di lavoro ibrido, è fondamentale valutare le performance in base agli obiettivi raggiunti piuttosto che alle ore trascorse davanti allo schermo.
- Sviluppo dell’intelligenza emotiva: la capacità di comprendere e gestire le emozioni proprie e dei collaboratori favorisce un clima di lavoro positivo e produttivo.
- Relazioni significative: creare momenti di interazione sociale, anche virtuali, aiuta a rafforzare il senso di appartenenza e la coesione del team.
- Adattabilità: ogni dipendente ha esigenze diverse. Un approccio flessibile consente ai leader di adattarsi e mantenere il focus sugli obiettivi aziendali.
Le aziende che sapranno bilanciare questi aspetti avranno un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro, attrarranno i migliori talenti e miglioreranno le performance complessive del business.