L’assalto dei moscerini a Orbetello: «Una calamità naturale. Ci vuole lo stato d’emergenza»

Calamità naturale. Questa la motivazione con cui l’ufficio postale di Orbetello in provincia di Grosseto ha chiuso la settimana scorsa. La calamità naturale sarebbero i moscerini. Di cui sono pieni i parabrezza delle auto. Mentre i cittadini sono segregati in casa come ai tempi del Covid». I “moscini”, come li chiamano in Toscana, arrivano a sciami, nugoli, ondate che non finiscono più. I chironomidi sono «un problema urgentissimo», spiegano i cittadini a Libero. Perché «non possiamo aprire le finestre». E i bambini a scuola ¯respirano un’aria piena di moscerini».

Lo stato di emergenza

C’è una petizione online per chiedere lo stato di emergenza: 9 mila firme. «Ciò che stiamo vivendo», racconta il sindaco di Orbetello Andrea Casamenti, «è un fenomeno che, in un certo senso, c’è sempre stato. Il nostro è un territorio soggetto sia a zanzare che a moscerini e quando la laguna non è in un ottimo stato di salute si ripropone. L’anomalia ora è che è iniziato a metà febbraio, in un momento in cui non fa caldo». Eppure, dicono gli esperti, «non ci sono rilevanze né di natura igienica né sanitaria». Ma «i cittadini lamentano un forte disagio perché questa presenza di massa è chiaramente un problema», continua Casamenti, «e se non dovesse attuarsi o cessare, nei prossimi mesi, prima col periodo pasquale e poi con quello estivo, potrebbero esserci ricaduta sulle attività economiche».

Il tavolo istituzionale

Casamenti ha ottenuto un tavolo istituzionale con la Regione Toscana. «Da metà febbraio facciamo interventi anti-larvali lungo la sponda. Dureranno fino a ottobre. I costi sono esorbitanti, ma proveremo a farli anche a una distanza dalla riva, in modo da coprire uno spazio maggiore. In più cerchiamo di bonificare anche dai chironomidi adulti: in questo senso oggi ci sarà un sopralluogo con l’Arpat (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) e con l’Asl per decidere una serie di azioni fino a Pasqua. È un problema che va oltre le limitate competenze del Comune». Perché «i prodotti da utilizzare per contrastare e contenere la proliferazione di insetti dannosi sono ad azione biocida» e l’autorizzazione a un loro impiego «è di competenza della Direzione generale dei dispositivi medici e del farmaco»).

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