Larissa Iapichino: “Sento di valere più di 7 metri. Mi ispiro a mia mamma Fiona, ma siamo molto diverse”
Crescere e conoscersi sempre più. Il talento in Larissa Iapichino non è mai mancato, ma per centrare grandi obiettivi è necessaria una consistenza mentale per accrescere la consapevolezza, soprattutto nella gestione delle pressioni e delle aspettative. È questo il processo che la 22enne fiorentina sta affrontando e quanto accaduto negli Europei indoor di atletica leggera […]

Crescere e conoscersi sempre più. Il talento in Larissa Iapichino non è mai mancato, ma per centrare grandi obiettivi è necessaria una consistenza mentale per accrescere la consapevolezza, soprattutto nella gestione delle pressioni e delle aspettative. È questo il processo che la 22enne fiorentina sta affrontando e quanto accaduto negli Europei indoor di atletica leggera ad Apeldoorn (Paesi Bassi) è stato importante.
Nella finale del salto in lungo, Iapichino è atterrata a 6,94, conquistando il titolo europeo 27 anni dopo sua madre, Fiona May. Per Larissa, chiaramente, una grande soddisfazione, ricordando l’argento di due anni fa a Istanbul e quello nella competizione continentale all’aperto allo Stadio Olimpico di Roma del 2024. Di questo e di altro l’azzurra ha parlato ai microfoni di OA Sport.
Cosa ha significato per te la prima vittoria a livello internazionale tra i senior?
“La prima medaglia d’oro a livello senior è senz’altro una tappa raggiunta, forse la prima del mio percorso da ‘grande’. Lo considero davvero un inizio che mi auguro mi porterà a firmare ancora molte vittorie“.
Negli ultimi anni sei stata molto costante su misure tra 6,80 e 6,95. Cosa ti manca per alzare l’asticella e non solo per raggiungere i 7 metri, ma anche per valicarli con costanza?
“Sento di valere già abbondantemente i 7 metri dal punto di vista fisico, lo ho dimostrato in più di una occasione anche durante le scorse outdoor e in queste indoor. L’allineamento tra corpo e mente è quello su cui ho lavorato questo inverno e che sto affinando sempre più in vista degli appuntamenti nel breve termine. Nei parametri di forza esplosiva speciale e velocità sto continuando a crescere, tempi e misure di allenamento alla mano“.
Si fa sempre il confronto tra te e tua mamma Fiona May. Tu sembri scherzarci sopra e non ti dà fastidio: è così?
“Sia io e che mia madre ci scherziamo, siamo molto diverse e lei ha fatto un’altra atletica. Quindi se tanto se ne deve parlare cerchiamo di essere protagoniste e dare informazioni corrette e con il sorriso“.
Sei sulla breccia da diverso tempo, eppure hai ancora solo 22 anni. Quanto è stato difficile, per una ragazzina, dover far fronte ad una pressione importante da parte dei media?
“Quando nel 2021 ho vinto il campionato italiano indoor con il record mondiale U20 diciamo che la pressione è aumentata esponenzialmente e non ero obiettivamente pronta e non sono servite tutte le tecniche di protezione da parte del mio team ad alleviare la pressione. Mi sono fatta un po’ schiacciare. Oggi però sono fiera del percorso e posso dire di aver superato questo problema di essere un po’ schiava dei giudizi degli altri. Io e coach Gianni (che è anche suo padre, ndr) abbiamo costruito una bolla e sappiamo dove vogliamo arrivare, cerchiamo di stare un po’ lontani dal clamore e pensiamo a lavorare. Non sempre si vince, non sempre si fanno i PB, ma la guerra si vince nel lungo termine“.
Tuo padre Gianni è anche il tuo allenatore: qual è il rapporto tra di voi? In qualche modo gli allenamenti vengono condizionati dall’essere padre e figlia?
“Io e coach Gianni abbiamo un rapporto allenatore-atleta molto distinto da quello padre-figlia e siamo diventati molto bravi a scindere i due aspetti. Io in campo sto imparando a discutere meno e fare di più, ho grande stima e rispetto di mio padre nel suo ruolo e credo sia la persona che mi conosce meglio al mondo da tutti i punti di vista e quindi sa quando essere duro (spesso) e quando la presa va un po’ allentata. A casa le dinamiche sono quelle di ogni famiglia“.
Con te e Mattia Furlani, l’Italia sta vivendo la sua epoca d’oro nel salto in lungo. Domanda provocatoria e scherzosa: per chi tra voi due è meno impossibile pensare al record del mondo nei prossimi anni?
“Chi può dirlo…“.
La stagione all’aperto sarà molto lunga, perché i Mondiali si svolgeranno a settembre. Che tipo di programmazione adotterai per raggiungere l’apice della forma a fine estate?
“Come di consueto abbiamo iniziato il periodo di carico dopo una settimana di riposo a valle degli Europei indoor. La scelta di non fare i Mondiali per noi è stata tassativa alla luce di dover performare da giugno a settembre e avere 2 mesi e mezzo pieni di carico. Avrò una gara test a Palermo il 31 maggio e poi la Diamond League a Stoccolma il 15 giugno. A seguire Coppa Europa 27-29 giugno e di certo i Campionati Italiani 1-3 agosto, 16 agosto Diamond League in Silesia ed eventuale Finale di Zurigo. A luglio avremo un’altra Diamond League al 90% a Londra prima della quale faremo 3 settimane di semi ricarico, ma vediamo un po’. Di certo poi c’è che volerò in Giappone almeno 2 settimane prima della mia qualificazione il 13 settembre“.
Prima ancora che diventassi un’atleta, sei diventata famosa per la pubblicità della Kinder Fette al Latte. Che ricordi hai di quella tua esperienza da bambina?
“Devo dire che non la ho vissuta benissimo, perché sono una persona molto riservata, ma è stato bello poter stare con mia mamma e adesso ringrazio per una popolarità che di certo mi ha connesso con le persone del mio Paese“.
C’è una atleta del salto in lungo a cui ti ispiri?
“Senz’altro mia madre, una delle lunghiste più vincenti di sempre, e la elegantissima Darya Klishina“.
Vogliamo farti anche noi una domanda su mamma Fiona. Dal punto di vista tecnico, proprio come caratteristiche, siete molto diverse: lo confermi?
“Sì, assolutamente. Io sono una saltatrice “velocista”, mio madre aveva caratteristiche di esplosività, come dice babbo Gianni, ‘diverse’. Uno dei miei punti di forza è che perdo pochissima velocità allo stacco e ho tempi di contatto veramente minimali. Mia madre aveva uno stacco impressionante e una grande potenza“.