La strategia del Carmignac Patrimoine: posizioni corte nei titoli di Stato europei e lunghe sui bond indicizzati all’inflazione USA

Il co-gestore Guillaume Rigeade illustra il posizionamento del portafoglio obbligazionario del fondo: corto sui governativi Europa ed esposizione all’inflazione statunitense, cogliendo opportunità selezionate nei mercati emergenti. L'articolo La strategia del Carmignac Patrimoine: posizioni corte nei titoli di Stato europei e lunghe sui bond indicizzati all’inflazione USA proviene da FundsPeople Italia.

Apr 4, 2025 - 08:35
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La strategia del Carmignac Patrimoine: posizioni corte nei titoli di Stato europei e lunghe sui bond indicizzati all’inflazione USA

Dopo anni di rendimento inferiore al benchmark, il Carmignac Patrimoine, un fondo con Rating FundsPeople 2025, torna sotto i riflettori con una strategia rinnovata, guidata dalla co-gestione di Guillaume Rigeade, responsabile della componente obbligazionaria. Negli ultimi 18 mesi, il fondo si è posizionato in modo strategico rispetto al nuovo ciclo economico, con una maggiore diversificazione del portafoglio che riflette le prospettive di mercato. “Lo scorso anno, il forte rimbalzo dei mercati azionari ha premiato i gestori con strategie passive, ma quest’anno, con una maggiore dispersione, il nostro approccio attivo presenta maggiori vantaggi”, spiega il gestore di Carmignac.

Attualmente il fondo mantiene un’esposizione del 45% in obbligazioni e del 44% in azioni. La strategia combina posizioni corte sui titoli di Stato europei e lunghe su obbligazioni indicizzate all’inflazione statunitense. Uno degli elementi distintivi della strategia è la capacità di regolare la duration del portafoglio su un ampio intervallo, da -4 a +10, offrendo così flessibilità nell’adattarsi ai diversi scenari di mercato. Inoltre, Rigeade sottolinea come il fondo mantenga un approccio prudente sul credito corporate, alla luce degli spread attualmente contenuti.

Emergenti: un approccio sfumato

Carmignac Patrimoine mantiene un’esposizione tattica e selettiva ai mercati emergenti, analizzati secondo tre dimensioni: valute, tassi d’interesse e credito. Sul fronte valutario, il fondo ha rafforzato le posizioni in alcune valute latinoamericane, come il peso messicano, favorite dalla debolezza del dollaro e dall’evoluzione delle tensioni commerciali. “Abbiamo una visione chiaramente ribassista sul dollaro rispetto all’euro e ad altre valute emergenti. Il Messico, inizialmente colpito dai dazi, oggi beneficia della sua collaborazione strategica con gli Stati Uniti”, dichiara.

Sul debito locale, il team individua opportunità soprattutto in Brasile e in Messico, dove i tassi reali si attestano intorno al 10% e al 5% rispettivamente. “Lo scorso anno, i timori legati ai rischi fiscali e politici hanno spinto al rialzo i tassi, creando punti di ingresso interessanti”. Per questo motivo, il fondo ha aumentato la duration in entrambe le aree. Più cauto, invece, l’approccio sul credito emergente. “Dopo un 2024 positivo, gli spread sono molto compressi. Vediamo un valore limitato e preferiamo mantenere un atteggiamento prudente”.

Rilancio all’insegna della gestione attiva

Carmignac Patrimoine è stato storicamente uno dei fondi più emblematici della casa di gestione, con masse in gestione che in passato hanno raggiunto i 30 miliardi di euro. Oggi il fondo gestisce circa 8 miliardi di euro, un volume comunque significativo all’interno del settore. Per migliorare la performance, la società ha apportato modifiche al team di gestione. Da settembre 2023, Rigeade ha assunto la guida della componente obbligazionaria insieme a Eliezer Ben Zimra, mentre Kristofer Barrett è responsabile della parte azionaria. Inoltre, è stato creato un team cross-asset composto da Jacques Hirsch e Christophe Moulin, con il compito di regolare l’esposizione azionaria sulla base dei fattori macroeconomici.

Sebbene i flussi netti del fondo restino negativi, la tendenza si è stabilizzata negli ultimi mesi. “Stiamo osservando un maggiore equilibrio tra i flussi in entrata e in uscita. Se continueremo a dimostrare la nostra capacità di adattamento, crediamo che la tendenza possa invertirsi”, afferma Rigeade. “Ci troviamo in un nuovo regime in cui l’analisi macroeconomica torna a essere fondamentale”, sottolinea. Per affrontare questo contesto, il fondo ha rafforzato il proprio approccio basato sulla flessibilità. “La chiave è poter regolare l’esposizione azionaria e la duration obbligazionaria in base alle condizioni di mercato”, aggiunge il gestore. Guardando avanti, Rigeade è convinto che l’attuale contesto di volatilità e incertezza giochi a favore di strategie come quella di Carmignac Patrimoine.

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