La storia dietro la foto di Yamal in braccio a Messi, 17 anni prima delle magie con l’Inter e della nomina a suo erede

“Con Lamine tutto è possibile”. La Spagna celebra Yamal, il fenomeno che a 17 anni ha trascinato il Barcellona contro l’Inter nella semifinale-show di Champions League, terminata 3 a 3. Il baby-fuoriclasse ha “impressionato il mondo”, scrive Sport. L’altro quotidiano AS titola: “Meraviglioso, le magie di Lamine nella sua partita n. 100 in blaugrana”. Con […] L'articolo La storia dietro la foto di Yamal in braccio a Messi, 17 anni prima delle magie con l’Inter e della nomina a suo erede proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 1, 2025 - 15:21
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La storia dietro la foto di Yamal in braccio a Messi, 17 anni prima delle magie con l’Inter e della nomina a suo erede

“Con Lamine tutto è possibile”. La Spagna celebra Yamal, il fenomeno che a 17 anni ha trascinato il Barcellona contro l’Inter nella semifinale-show di Champions League, terminata 3 a 3. Il baby-fuoriclasse ha “impressionato il mondo”, scrive Sport. L’altro quotidiano AS titola: “Meraviglioso, le magie di Lamine nella sua partita n. 100 in blaugrana”. Con l’Inter, Yamal ha sprigionato tutto il suo potenziale, dimostrando di essere oggi un giocatore unico al mondo. Anche Marca parla del match come di “un festival” e Mundo Deportivo commenta così la prestazione del 17enne: “Mamma mia“. Inevitabilmente, sono tornati copiosi i paragoni con Leo Messi: “È l’erede naturale“, sottolinea AS (lo spiega anche Stefano Boldrini nelle sue pagelle per ilfattoquotidiano.it). E suonano significative le parole pronunciate da Simone Inzaghi nel post-gara: “Lamine Yamal penso che sia un talento che nasca ogni 50 anni, mi ha impressionato vederlo dal vivo”, ha detto il tecnico dell’Inter.

Le magie di Yamal contro i nerazzurri sanno davvero di passaggio di testimone con Messi. Il giovane blaugrana sembra pronto a raccogliere la sua eredità. E così torna alla mente anche quella foto profetica scattata a settembre 2007, quasi 18 anni fa: un 20enne Leo Messi che tiene in braccio Lamine Yamal ancora neonato. Uno scatto che a rivederlo oggi mette i brividi, perché sembra tutto stabilito dal destino. Eppure dietro quella fotografia c’è pura casualità.

Lamine Yamal Nasraoui Ebana è nato a Rocafonda de Matarò, uno dei barrio più popolari di Barcellona, il 13 luglio 2007. Suo papà è un imbianchino marocchino, sua mamma è una cameriera della Guinea Equatoriale. Il quartiere (120mila abitanti a 30 km dal centro) ha come unico privilegio l’affaccio sul mar Mediterraneo, per il resto il contesto è di povertà e fatica. Non a a caso, Unicef e Barcellona pensano proprio a Matarò quando decidono di mettere in piedi una nuova iniziativa a settembre 2007: decidono di realizzare un calendario benefico in cui i giocatori più rappresentativi del club posano con alcuni bambini provenienti dai quartieri più difficili della città. Come Rocafonda de Matarò, come Lamine Yamal.

Così, il primo incontro tra Lamine Yamal e Leo Messi risale al 2007: la famiglia Nasraoui Ebana viene invitata al Camp Nou per scattare quelle foto che oggi fanno il giro del mondo. Messi sorride al bebè coccolato nella vasca: un’immagine che, a distanza di 17 anni, rappresenta il passato, presente e futuro del club blaugrana. Yamal ha visto per la prima volta il Camp Nou prima di compiere un anno. E se come non bastasse, lo ha fatto insieme a Leo Messi. All’epoca La Pulce si apprestava a diventare una leggenda del calcio mondiale. Allo stesso modo, dopo la prestazione con l’Inter, la stella di Yamal è pronta a esplodere definitivamente. Un anno fa è diventato campione d’Europa con la Spagna, ora già punta a vincere la Champions League e a conquistare il Pallone d’Oro. Incredibile ma vero, tutto è iniziato con il battesimo di Messi.

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