La settimana da incubo dell’Inter: tre sconfitte mai viste con Inzaghi. Cosa dicono i dati
Cosa è successo all’Inter? Questa è la domanda che sta assillando le menti dei tifosi nerazzurri. Dopo la sconfitta per 3-0 nel derby con il Milan che è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia, gli uomini di Simone Inzaghi sono stati nuovamente battuti: la Roma si è imposta a San Siro vincendo 0-1 e permettendo al […] L'articolo La settimana da incubo dell’Inter: tre sconfitte mai viste con Inzaghi. Cosa dicono i dati proviene da Il Fatto Quotidiano.

Cosa è successo all’Inter? Questa è la domanda che sta assillando le menti dei tifosi nerazzurri. Dopo la sconfitta per 3-0 nel derby con il Milan che è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia, gli uomini di Simone Inzaghi sono stati nuovamente battuti: la Roma si è imposta a San Siro vincendo 0-1 e permettendo al Napoli di superare l’Inter in vetta alla classifica di Serie A. Una settimana da incubo per i nerazzurri. Dalla sconfitta di Bologna a quella con i giallorossi, con il derby di mezzo, i campioni d’Italia in carica hanno collezionato tre sconfitte consecutive (non accadeva dal 2017) e senza segnare nemmeno un gol (non succedeva dal 2012).
Numeri a cui l’Inter non era certo abituata. Oltre ai ko uno dopo l’altro, a far impressione è anche il fatto che i nerazzurri non abbiano segnato nemmeno un gol. Da quanto non capitava? Due anni fa. È la prima volta che l’Inter non segna alcuna rete per tre gare consecutive dal periodo tra marzo e aprile 2023 (0-0 con il Porto in Champions, 0-1 contro Juventus e Fiorentina in campionato). In quell’occasione era arrivato però un pareggio decisivo per il passaggio del turno in Europa. Ma c’è di più. I nerazzurri hanno subito gol per 5 partite consecutive di campionato per la prima volta sempre dal periodo tra marzo e aprile 2023.
E le statistiche negative non finiscono qui. Dagli scontri diretti passano gran parte degli obiettivi delle squadre. Ebbene, quest’anno nei big match la squadra di Inzaghi è quasi sempre mancata. Mai una vittoria con Juventus, Milan e Napoli. Non accadeva dalla stagione 2014/15. Considerando le partite di campionato, andata e ritorno, contro le prime 9 della classifica i nerazzurri hanno totalizzato 6 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte in 16 match complessivi. 23 punti fatti su 48 disponibili, in pratica la metà. Questa è una delle principali differenze rispetto all’anno scorso in cui la squadra di Inzaghi è stata mattatrice del campionato. Ma c’è dell’altro. Tra i dati più emblematici figurano i gol subiti negli ultimi 10 minuti che l’anno scorso furono solo 3 mentre quest’anno sono già 11. Poi ci sono i primi tempi non vinti: l’anno scorso erano appena 8, quest’anno sono 19. Su 34 giornate disputate al momento, l’Inter per più della metà delle volte non è riuscita ad andare all’intervallo in vantaggio. Numeri che lasciano a bocca aperta, non certo degni di una squadra che indossa il tricolore sul petto e che si è auto-definita “ingiocabile”.
Le super partite contro il Bayern Monaco paiono ormai un lontano ricordo. I giocatori sono visibilmente stanchi, non hanno più energie fisiche e mentali. In più ci sono gli infortuni che quest’anno hanno tormentato la squadra di Simone Inzaghi e le alternative non si sono mostrate all’altezza dei titolari quando sono state chiamate in causa. A questo si aggiunge il fatto che l’Inter è la squadra con l‘età media più alta della Serie A: 29,1 anni. Fa specie poi pensare che, nel mercato di gennaio, i nerazzurri si sono permessi di cedere Buchanan e Palacios per prendere solamente Zalewski. Certo, il canadese e l’argentino erano delle riserve, difficilmente avrebbero trovato spazio, ma dati i numerosi impegni e i tanti infortuni (come quando a marzo tra tutti gli esterni l’unico disponibile era Dumfries) non sarebbe forse stato il caso di ingaggiare almeno un altro calciatore anche in prestito? Di fatto la rosa si è accorciata, due giocatori sono partiti e solo uno è sbarcato a Milano.
Ma ormai quel che è fatto è fatto. Conta il presente. E la partita che attende i nerazzurri è forse la più difficile possibile: mercoledì sfideranno il Barcellona nell’andata delle semifinali di Champions League. Proprio quel Barcellona che quest’anno ha giocato ben 53 partite, per un totale di 4770 minuti, ma che ha appena conquistato la Copa del Rey battendo 3-2 il Real Madrid dopo una prestazione scoppiettante seppur con diverse amnesie difensive. L’Inter dal canto suo ha giocato 52 match, vale a dire solo una partita in meno degli spagnoli. Ma le differenze a livello di energie sembrano abissali. Ad oggi pensare a un’impresa simile a quella dell’Allianz Arena sembra follia pure, ma nel calcio mai dire mai. E poi l’Inter è pazza per definizione.
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