La mossa di Mediobanca non ferma il Monte
La mossa di Mediobanca con l’ops lanciata ieri su Banca Generali rafforza la valenza industriale dell’offerta di pubblico...

La mossa di Mediobanca con l’ops lanciata ieri su Banca Generali rafforza la valenza industriale dell’offerta di pubblico scambio lanciata dal Monte dei Paschi su piazzetta Cuccia. Così fonti finanziarie vicine alla banca guidata dall’ad Luigi Lovaglio (foto) e presieduta da Nicola Maione. In sostanza, da Siena si nota come la mossa decisa dal cda di Mediobanca confermi la valenza del progetto sottostante all’offerta di Mps con l’ulteriore sviluppo del wealth management tra le due entità. Il fatto che Mediobanca nell’operazione preveda lo scambio della sua partecipazione in Generali non cambia i contorni dell’operazione messa a punto a Siena. Nell’illustrazione dell’Ops, anche nell’assemblea dello scorso 17 aprile, Lovaglio aveva ribadito che la partecipazione nel Leone di Trieste non è cruciale per la costruzione del terzo gruppo bancario italiano. La mossa a sorpresa di Mediobanca, che ha lanciato un’offerta pubblica di scambio da 6,3 miliardi di euro sulla totalità delle azioni di Banca Generali, ha riacceso dunque il risiko a Piazza Affari. Gli investitori ieri hanno premiato a fine seduta il Leone di Trieste, che ha incassato un + 5,17%, trainando il comparto finanziario e l’intero indice Ftse Mib (+0,31%). Mentre Assicurazioni Generali, cui Banca Generali fa capo per il 50,17%, ha lasciato sul terreno l’1,13%. L’operazione lanciata dall’istituto di Piazzetta Cuccia ha riacceso in poche ore l’interesse su tutto il comparto bancario, a partire dalla stessa Mps, tra le migliori del listino con un +2,08%.