La lettera di Mattarella al Papa: “Fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato”

Subito dopo il discorso di Leone XIV, dal Colle è partito un messaggio al nuovo pontefice, capo dello Stato Vaticano. “Dialogo, giustizia e pace”, ha scritto il presidente a nome “dell’intera Nazione italiana”

Mag 9, 2025 - 10:18
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La lettera di Mattarella al Papa: “Fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato”

Roma, 9 maggio 2025 – Leone XIV, il Papa delle ‘due Americhe’, missionario e cosmopolita, arrivato per unire la Chiesa e il mondo sotto il segno della pace e del dialogo. È il senso della lunga lettera inviata da Mattarella al nuovo Pontefice, eletto ieri al quarto scrutinio del Conclave. Sarà un “lungo e fecondo pontificato”, come si augura il presidente Sergio Mattarella. 

Prevost “manterrà accesso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall'inizio del proprio pontificato”, scrive il capo dello Stato. E dai primi segnali arrivati dal Vaticano – dalla benedizione in due lingue (prima volta nella storia) all’uscita a sorpresa subito dopo l’Urbi et Orbi per salutare le persone a lui care – sembra aver già tracciato la linea del suo pontificato: un Francesco bis, ma con una cifra stilistica destinata a fare la differenza. E poi la scelta del nome sulla scia di Leone XII: il papa della questione sociale, dei lavoratori e dei più deboli. Papa Prevost sarà quindi il vescovo che costruirà nuovi ponti

La lettera di Mattarella

“Nel partecipare al 'gaudium magnum' annunziato pochi momenti fa alla cristianità e al mondo dal cardinale protodiacono, desidero far giungere, anche a nome del popolo italiano, fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato, oltre che per il benessere spirituale e personale di Vostra Santità”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Leone XIV subito dopo l’annuncio della sua elezione al soglio pontificio.

"Faro verso i più deboli e dimenticati”

Una lettera dai toni formali e pacati, inviata dal Colle al Capo dello Stato Vaticano. “Gli italiani – continua il Capo dello Stato – hanno vissuto in spirito di spontanea e profonda adesione il dolore per la scomparsa di papa Francesco. All'inizio di un nuovo cammino di servizio petrino all'unità della Chiesa, fin d'ora desideriamo accompagnare Vostra Santità, certi che, a nessuna donna e a nessun uomo di buona volontà, mancheranno la preghiera e l'affettuosa vicinanza del Papa”.

"Sono certo che la lunga esperienza nel sud del mondo che Vostra Santità ha maturato anche in veste di missionario manterrà accesso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall'inizio del proprio pontificato", prosegue la missiva di Mattarella.

L'americano Prevost è il nuovo papa, Leone XIV
Foto profilo dell'account X/Robert Prevost del nuovo papa Leone XIV con Robert Prevost e Jorge Mario Bergoglio, papa Francesco. X/Robert Prevost +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK

L’appello di Mattarella: “Convivenza fondata sulla pace”

Fin dalle sue prime parole al mondo, Leone XIV ha parlato non solo di pace, ma ancora di più: una “pace disarmata”. Le prossime ore saranno decisive per conoscere la nuova agenda del Papa e comprendere quali saranno le sue prime azioni, ma la linea è tracciata: il mondo ha bisogno di pace. 

"In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarLe – scrive ancora il presidente della Repubblica – l'impegno della Repubblica italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone”.

"Quella pace che Vostra Santità ha evocato con forza nel Suo primo messaggio dalla loggia di San Pietro e che è la speranza dell'umanità intera. Vostra Santità è chiamata ad un compito imprescindibile e oggi ancor più necessario. Le giungano i più fervidi e sinceri voti augurali miei personali e dell'intera Nazione italiana affinché attraverso la Sua alta missione possano prevalere sempre dialogo, giustizia e pace”, conclude Sergio Mattarella.