La Francia blocca il porno: una stretta da milioni di euro sull’industria a luci rosse
A partire da ottobre 2024, la Francia ha avviato un’iniziativa significativa per limitare l’accesso dei minori ai contenuti pornografici online. La Corte d’Appello di Parigi ha ordinato il blocco di quattro siti pornografici stranieri — TuKif, xHamster, MrSexe e IciPorno — per la mancata implementazione di sistemi efficaci di verifica dell’età degli utenti Impatto economico […] L'articolo La Francia blocca il porno: una stretta da milioni di euro sull’industria a luci rosse proviene da Economy Magazine.

A partire da ottobre 2024, la Francia ha avviato un’iniziativa significativa per limitare l’accesso dei minori ai contenuti pornografici online. La Corte d’Appello di Parigi ha ordinato il blocco di quattro siti pornografici stranieri — TuKif, xHamster, MrSexe e IciPorno — per la mancata implementazione di sistemi efficaci di verifica dell’età degli utenti
Impatto economico del blocco
La Francia è uno dei paesi con il più alto consumo di pornografia in Europa. Secondo i dati di Pornhub, nel 2024 la Francia ha registrato il maggior traffico sulla piattaforma, seguita dal Regno Unito, dalla Germania, dall’Italia e dalla Spagn. Il blocco di siti come xHamster e TuKif potrebbe avere un impatto economico importante. MindGeek, la società madre di Pornhub, aveva un fatturato annuo stimato di circa 500 milioni di dollari nel 2018, con profitti netti intorno ai 22 milioni di dollari. Sebbene questi numeri siano precedenti, danno un’idea delle dimensioni economiche del settore.
Le previsioni degli analisti
In Francia, gli analisti prevedono che il blocco e le nuove regole sulla verifica dell’età potrebbero causare una perdita del 10-20% del traffico per le piattaforme porno internazionali, con una riduzione diretta delle entrate pubblicitarie e degli abbonamenti stimata tra i 50 e i 100 milioni di euro annui.
Verifica dell’età e privacy
Per contrastare l’accesso dei minori, il governo francese sta introducendo un’app di verifica dell’età che funge da intermediario tra l’utente e il sito, confermando l’età senza trasmettere dati sensibili. Questo sistema, simile a quelli bancari, è pensato per proteggere la privacy, ma ha già sollevato critiche da parte della Commissione Nazionale francese per l’Informatica e le Libertà (Cnil), preoccupata per l’eventuale trattamento dei documenti d’identità.
Prospettive future
L’obiettivo della Francia è diventare il primo paese al mondo ad applicare un sistema efficace di verifica dell’età per l’accesso al porno. Tuttavia, la misura dovrà affrontare varie sfide: dai rischi legali per la privacy, alle difficoltà tecniche, fino alla facilità con cui gli utenti possono aggirare i blocchi con VPN e mirror site. Nonostante queste difficoltà, l’iniziativa francese rappresenta un passo deciso verso una regolamentazione più rigida dell’industria pornografica online, con ricadute economiche tangibili e un impatto a lungo termine sulle modalità di accesso e fruizione dei contenuti per adulti.
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