La “eRRe” del 13 aprile 2025

«Fermarsi a prendere fiato e scoprire la bellezza nelle cose semplici e negli affetti sinceri è il più efficace trucco di stregoneria.» di Erika Errico Avvocato Mai è un’adolescente che non vuole andare a scuola perché mortificata dal comportamento duro e irrazionale delle sue coetanee. La madre, certa di poterla aiutare a schiarire i propri […]

Apr 13, 2025 - 10:10
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La “eRRe” del 13 aprile 2025
«Fermarsi a prendere fiato e scoprire la bellezza nelle cose semplici e negli affetti sinceri è il più efficace trucco di stregoneria.»

Mai è un’adolescente che non vuole andare a scuola perché mortificata dal comportamento duro e irrazionale delle sue coetanee. La madre, certa di poterla aiutare a schiarire i propri dubbi e stemperare la malinconia, decide di farla trasferire temporaneamente a casa della nonna materna: una donna inglese trasferitasi in Giappone per amore, molti anni addietro.
Il rapporto tra la nonna e la nipote è sereno e disteso e custodisce quei piccoli segreti d’amore che vanno oltre il raziocinio e le parole. La vita in casa della nonna è molto diversa dalla routine cittadina; qui ci si deve occupare dell’orto, della cucina, delle pulizie domestiche. Non si ha troppo tempo per oziare e questi piccoli e continui impegni quotidiani, necessari per la sopravvivenza, aiutano a dare un nuovo ritmo alle esigenze del corpo e della mente. Mai riscopre se stessa, conosce il suo potenziale e impara ad apprezzarsi.
La nonna, che confessa di avere poteri magici, è pronta ad addestrare anche Mai nel riconoscere le sue virtù extrasensoriali. La vera magia è riuscire ad infondere sicurezza in un’adolescente infiacchita dalla società fredda e brutale.
La vita riporta Mai alla sua realtà e si traferisce in una nuova città con i genitori, molto lontano da casa della nonna, ma l’animo è forgiato come metallo e gli insegnamenti di quelle settimane resteranno eternamente impressi nel cuore e nell’anima.

Per affrontare il mondo in guerra bisogna prima cercare la propria pace interiore. Conoscersi e riconoscersi per non lasciare agli altri il potere di sbiadire la propria luminosità.

Questo bel romanzo, accompagnato da altri tre brevi racconti inseriti dall’autrice molti anni dopo, è leggero e delicato come una boccata di aria fresca nel caldo canicolare dell’estate più infuocata.
Una riflessione sulla velocità del mondo e sulle scelte di vita; si tende ad inseguire un mito (potere, ricchezza, eterna giovinezza) morendo nella corsa all’obiettivo, senza vedere che il vero obiettivo è la serenità, spesso celata nella più frugale delle alternative.

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