“La depressione? Mi sento meglio, sto tornando”: Vittorio Sgarbi parla per la prima volta dopo il ricovero in ospedale
“Mi sento meglio, ho cercato di prendermi cura di me e del mio corpo, ho cercato di rallentare. Ne avevo bisogno”. Con queste parole Vittorio Sgarbi torna a farsi sentire dopo il lungo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma dove è stato curato per una sindrome depressiva. Il cammino non è di certo concluso, c’è […] L'articolo “La depressione? Mi sento meglio, sto tornando”: Vittorio Sgarbi parla per la prima volta dopo il ricovero in ospedale proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Mi sento meglio, ho cercato di prendermi cura di me e del mio corpo, ho cercato di rallentare. Ne avevo bisogno”. Con queste parole Vittorio Sgarbi torna a farsi sentire dopo il lungo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma dove è stato curato per una sindrome depressiva. Il cammino non è di certo concluso, c’è ancora molto da fare, ma il critico d’arte dalle colonne del “Corriere della Sera” dice di sentirsi “abbastanza bene”. Un cauto ottimismo che fa sperare che abbia imboccato la strada giusta verso un pieno recupero.
IL RECUPERO DI SGARBI DOPO IL RICOVERO – Il ritorno alla vita di tutti i giorni per Vittorio Sgarbi ha il sapore anche di una riscoperta di Roma attraverso passeggiate che non possono che far bene alla sua salute, sia fisica che mentale: “Tra le cose nuove che cerco di fare ogni giorno c’è il camminare a piedi, provo a godermi la città”, spiega. Allo stesso tempo pure il lavoro in questi casi può rivelarsi un prezioso alleato per tornare alla normalità: “Ho scritto, non ho mai smesso di scrivere, in questi mesi è uscito il mio libro sulla Natività, tra poco ce ne sarà un altro” anticipa. Certo, con altri ritmi com’è giusto che sia: “Quello che ho cercato di fare è stato scrivere in modo più lento e ragionato”.
IL SUPPORTO DEGLI AMICI – Durante le settimane del suo ricovero, Sgarbi ha ricevuto numerose testimonianze d’affetto da parte di amici e colleghi. Sono stati in molti, da Al Bano a Marcello Veneziani, fino a Morgan e Piero Chiambretti, a fargli sentire la propria vicinanza, in alcuni casi esprimendo anche preoccupazione per la battaglia che il critico d’arte si trovava a combattere: “È vero, i messaggi sono stati numerosi” ammette lui, ora che è da alcuni giorni è stato dimesso, “Mi spiace solo di non aver potuto rispondere a tutti, ma ci tengo a ringraziare chi mi è stato vicino”.
L’AMORE DELLA COMPAGNA – Al suo fianco in prima linea c’è la compagna Sabrina Colle, che di recente gli ha dedicato sui social un messaggio pieno d’amore. Ricordando un viaggio fatto dalla coppia 20 anni fa in Myanmar ha scritto: “Il Myanmar ha perso la bellezza della sua architettura, la solennità dei suoi templi, ma la purezza della sua natura e la dolcezza del suo popolo mi faranno ritornare di nuovo sempre insieme a te. Grazie Vittorio per l’indimenticabile viaggio”. È delle scorse ore, invece, una dolce dedica che la donna ha rivolto al compagno in occasione del suo compleanno, l’8 maggio, lo stesso giorno in cui è stato eletto il nuovo Papa. E proprio a questa coincidenza fanno riferimento le sue riflessioni: “’La pace sia con voi’ è la benedizione che arriva dappertutto e anche a te, amore mio, che mi hai fatto vedere il mondo in una maniera originale e mai scontata, lasciandomi la libertà di immaginare e di sognare tenendo conto dei modelli del passato, ma anche della mia intima e personalissima fantasia”. Dal canto suo, Sgarbi riconosce il ruolo fondamentale che Sabrina ricopre nella sua esistenza, e nel ringraziarla pubblicamente promette che tornerà presto in pista: “È molto presente nella mia vita, come anche il resto della mia famiglia. Approfitto di questo spazio per dire: grazie a tutti, ci vediamo presto”.
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