La conta delle comunità energetiche italiane

Rse ha implementato sul suo Geoportale Energia e Territorio il tool “Localizzazione delle iniziative di Cer in Italia“, creando una mappa interattiva che censisce le comunità energetiche rinnovabili a vario livello di sviluppo. L’iniziativa, annunciata in occasione di KEY 2025 di Rimini, rientra nell’ambito della “Ricerca di Sistema” tramite il progetto 2.08 “Utente al centro […] The post La conta delle comunità energetiche italiane first appeared on QualEnergia.it.

Mar 19, 2025 - 10:27
 0
La conta delle comunità energetiche italiane

Rse ha implementato sul suo Geoportale Energia e Territorio il tool “Localizzazione delle iniziative di Cer in Italia“, creando una mappa interattiva che censisce le comunità energetiche rinnovabili a vario livello di sviluppo.

L’iniziativa, annunciata in occasione di KEY 2025 di Rimini, rientra nell’ambito della “Ricerca di Sistema” tramite il progetto 2.08 “Utente al centro della transizione energetica” – WP3 “Energy community, transizione energetica e tutela degli utenti vulnerabili e in povertà energetica”.

Le Cer sono suddivise tra attive, in attuazione e in progettazione, dando informazioni anche su partecipazione, modello organizzativo e tecnologia di generazione.

I dati sono stati raccolti da Rse su canali istituzionali come siti web di Regioni, Province, Comuni, unioni di Comuni, Comunità Montane e università, ma anche su da promotori delle Cer e stampa locale.“Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano un nuovo modo di produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo cittadini, imprese ed enti locali”, spiega una nota.

“Il loro sviluppo è sostenuto da un quadro normativo in evoluzione e da una crescente consapevolezza sull’importanza della transizione energetica. In tutta Italia sempre più realtà si stanno organizzando per creare modelli collaborativi che favoriscano l’autoconsumo collettivo e la sostenibilità ambientale” (Obiettivi e vantaggi delle Comunità energetiche. A quali condizioni?).

La mappa realizzata da Rse, dunque, “valorizza le informazioni fornite dal Gse sulle configurazioni già accreditate, permette di esplorare la distribuzione delle Cer sul territorio nazionale a diversi stati di maturità progettuale e fornisce molteplici informazioni sulle finalità, sui modelli organizzativi e sulle tecnologie”.

Il focus della Toscana e il Manifesto di Villamagna

Una mappatura delle Cer sul territorio è stata fatta anche dall’Ordine degli Ingegneri di Firenze, che ha organizzato il 7 marzo il seminario “Le comunità energetiche rinnovabili: opportunità e sfide realizzative“.

In particolare, la Toscana conta 15 Cer attive (nel 2022 erano ferme a zero). A ciò corrispondono diciannove impianti a fonte rinnovabile per 1,8 MW di potenza installata al servizio di 93 utenze. A riferirlo è Stefano Corsi, coordinatore della commissione Ambiente ed Energia dell’Ordine, rielaborando informazioni Mase-Gse.

“Questi dati sono in continua evoluzione, perché negli ultimi mesi sono state costituite molte altre Cer che stanno realizzando nuovi impianti, in attesa di allaccio o di adesione da parte di nuove utenze”, sottolinea Corsi.

“In Italia, dagli ultimi dati disponibili, risultano attualmente 100 Cer attive. La maggior parte di esse dispone di un solo impianto di media-piccola taglia, sotto i 50 kW, e un numero di utenze inferiore a cinque. Siamo ancora lontani dai principali Paesi europei – secondo Corsi – in cui le comunità energetiche sono diffuse da anni; ad esempio, in Germania se ne contano 4.800, in Olanda 980 e in Francia 340. Dobbiamo recuperare terreno su questa importante opportunità, che rappresenta il modello energetico del futuro. Sarebbe necessario cambiare la normativa, che attualmente rende le Cer poco convenienti per gli utenti”.

Su quest’ultimo punto è intervenuto un altro membro della commissione Ambiente-Energia, Maurizio Lunghi, che ha illustrato le proposte del Manifesto di Villamagna. Il Manifesto è un’iniziativa nata nel 2022 e aggiornata nei contenuti il 25 febbraio 2025 su iniziativa delle associazioni Pro Cer, CO-Energia e Coordinamento Creser con Cer Sienaenergie Ets e Cer Energia per Tutti. Tra i sostenitori risultano anche Legambiente nazionale, Regione Toscana e Comune di Firenze.

Le modifiche al Manifesto (disponibile in basso) sono state presentate nel corso di un evento a Bologna del 22 febbraio. L’obiettivo generale è “facilitare l’approccio alle Cer il più possibile dal basso, cioè dai cittadini”.

All’interno del documento sono contenute nove richieste alle istituzioni, tra cui: scorporo effettivo dell’energia condivisa dalle bollette, non solo per i residenziali; tariffa incentivante premio sull’energia condivisa fissa e scalata per taglia dell’impianto; sinergie tra le forme di autoconsumo previste dalle norme; incentivi per la sostituzione di amianto; estensione a più cabine primarie attigue dell’eleggibilità dell’incentivo.

The post La conta delle comunità energetiche italiane first appeared on QualEnergia.it.