La Confessione di Gomez alle 20.15. De Magistris e le 7 foto di Che Guevara, Strabioli sull’incontro con Alda Merini – LE ANTICIPAZIONI

“La riforma della giustizia? Usa la spada di ferro verso i più deboli e la spada di latta per i potenti”. Così Luigi de Magistris, ospite de La Confessione in onda stasera alle 20.15 su Rai 3. “Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha per me posizioni inaccettabili, soprattutto come ex magistrato”, ha spiegato l’ex pm da sempre critico con il governo Meloni al conduttore Peter Gomez. Il 57enne ex magistrato, ex sindaco di Napoli per dieci anni, ed ex europarlamentare, ha ripercorso le tappe salienti della sua scomoda carriera in magistratura. Una carriera che si complica quando, nel 2007, de Magistris mette sotto indagine l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi e l’allora Guardasigilli Clemente Mastella, che per questo chiede il suo trasferimento. “Stavo indagando sull’entourage del presidente Prodi presso la Commissione europea e sui fondi europei in Calabria, miliardi spariti per servizi essenziali. Come iscrivo Prodi nel registro degli indagati, dopo poche settimane, il ministro Mastella chiede il mio trasferimento, cioè del pm che indaga su Prodi, e nel fascicolo c’erano anche intercettazioni su Mastella. Il procuratore generale facente funzioni mi toglie l’indagine Why Not dicendo che c’era un conflitto d’interessi col ministri. Assurdo”.

L’Associazione nazionale magistrati non lo difese. “Sono stato sfortunato. Presidente dell’Anm era Luca Palamara che usò questa frase: ‘il sistema ha dimostrato di avere gli anticorpi’. Poi dopo alcuni anni Palamara disse che ero stato fermato perché ero inviso a tutto l’arco politico, a tutta la magistratura, con l’avallo dell’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”. Tanti anche i momenti privati passati al setaccio sotto la lente di Gomez, come la vicinanza di de Magistris al Pci e a Enrico Berlinguer, un personaggio tanto amato dall’ex sindaco da portarlo a Roma, all’età di 17 anni, per assistere al suo storico funerale. “Sì, sono stato comunista e marxista. – ammette de Magistris, che ora pensa di ricandidarsi – Quando ero sindaco di Napoli avevo la foto di Che Guevara sulla scrivania. Sette foto del Che e una di Mattarella!”. In evidenza sono finiti anche i rapporti con Antonio Di Pietro e con Beppe Grillo. Per quest’ultimo, de Magistris parla di “gratitudine” e spiega che quando venne eletto europarlamentare per L’Italia dei Valori nel 2011, il comico genovese gli propose di diventare leader del Movimento 5 Stelle in Europa. “Avrei però dovuto rinunciare a gestire i miei canali social, perché ci avrebbe pensato il meetup, ma vi pare che io mi faccia scrivere i post da qualcun altro?”. Gomez ha infine incalzato l’ex sindaco di Napoli chiedendogli perché rompe con tutti: “Io sono una persona autonoma, rigida sulla questione morale. A Napoli avevo tutti i partiti e tutti i media contro. Io rompo con il sistema, io rompo con il potere”.

La seconda parte de La Confessione ha avuto come ospite il frizzante, spiritoso e gioviale Pino Strabioli, il 61enne attore teatrale e celebre conduttore televisivo che ha incontrato, vissuto e intervistato i più grandi del teatro e dello spettacolo italiano. A partire da quel Paolo Poli con cui ebbe una relazione di amicizia straordinaria. Tutto iniziò quando nei primi anni Ottanta il punkettone Strabioli, ciuffo dritto e abiti da ribelle, fallì l’ammissione all’Accademia Silvio D’Amico (“recitai Sartre e Leopardi mimando una masturbazione e venni cacciato da Aldo Trionfo”) ed iniziò a scrivere brevi pezzi/intervista di attori e attrici per l’Unità. “Ero pazzo per la stranezza di una divinità come Paolo. Lo incontrai in camerino dopo uno spettacolo. Era molto frettoloso. Ricordo che prima si mise a recitare Pascoli e poi mi disse “ti racconto la trama di un film visto ieri con Moana Pozzi. Lasciai un mazzo di tulipani per lui all’usciere del teatro. All’epoca c’era ancora l’elenco del telefono e il giorno dopo ricevetti una telefonata proprio da Poli che mi disse: ‘i tulipani? Li detesto! E riattaccò. Da lì nacque il nostro rapporto”.

Strabioli ha poi rammentato i tanti momenti passati in amicizia con Franca Valeri e Paolo Villaggio, ma anche le celebri interviste a Ornella Vanoni, Gianna Nannini e Patty Pravo. Il conduttore di Uno Mattina e Cominciamo bene, prima ha poi ricordato il suo esordio televisivo che risale al 1992 su Telemontecarlo in T’amo tv, prodotto da Antonio Avati, assieme a Fabio Fazio. Momento amarcord che ha fornito l’assist a Strabioli per la battuta della puntata: “Fazio non l’ho rivisto più e non mi ha più invitato in un suo programma.. Fazio perché? Ci siamo voluti tanto bene quando eravamo poveri…”. Strabioli ha concluso in bellezza raccontando di Alda Merini: “La incontrai in un pomeriggio di maggio. Lei aveva la forza, il potere, di farti davvero dimenticare il circostante e ti portava nel suo mondo. Faceva molto caldo. La sua casa è sui Navigli (a Milano, ndr), e lei non voleva aprirci, ero con la troupe, poi mi fece salire. Ricordo che c’erano delle stufette accese. Fuori era caldo, in questa casa si sudava, sul fornello c’era un coscio di pollo che stava bollendo chissà da quanto tempo, c’era un odore molto forte, sgradevole. Ma lei ti portava in quella sua dimensione per cui non sentivi più l’odore del pollo, non sentivi più il caldo, non sentivi più quello che sentiamo tutti”.

La Confessione è un programma realizzato da Loft Produzioni, ideato da Luca Sommi e Peter Gomez, scritto da Cecilia Pandolfi ed Elena Rosselli, con la regia di Matteo Forzano, fotografia di Mauro Ricci, scenografia di Giorgia Ricci.

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