La Cina è vicina, al calo delle emissioni di CO2
La Cina ha registrato il primo calo delle emissioni di CO2 dovuto a fattori strutturali e non a un calo della domanda.

La crescita della produzione da fonti rinnovabili ha contribuito in modo determinante a generare un calo delle emissioni di CO2 da parte della Cina nel primo trimestre dell’anno: si tratta della prima volta che ciò accade in modo indipendente dalla domanda di energia elettrica. Quest’ultima è risultata infatti in sensibile aumento, il che rende ancor più significativo il dato.
A pesare è il calo del 5,8 per cento delle emissioni nel settore energetico
A spiegarlo è un’analisi del Centro di ricerca finlandese sull’energia e l’aria pura (Crea), pubblicata da Carbon Brief, secondo la quale il colosso asiatico – che rappresenta in termini assoluti (ma non pro-capite) il paese al mondo che disperde il maggior quantitativo di gas ad effetto serra nell’atmosfera terrestra – ha visto le proprie emissioni calare dell’1,6 per cento nei primi tre mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2024. Inoltre, nei dodici mesi conclusi il 31 marzo si è registrata una contrazione di un punto percentuale.
Secondo il sito d’informazione britannico, la “riduzione delle emissioni di biossido di carbonio nel primo trimestre è dovuta a un calo del 5,8 per cento nel settore energetico”, poiché “si è registrata una contrazione della produzione da carbone e gas del 4,7 per cento”. Ciò mentre “la domanda di energia elettrica è cresciuta complessivamente del 2,5 per cento”.
La Cina resta però in ritardo sui suoi obiettivi climatici
È importante però sottolineare che la Cina resta in ogni caso fortemente in ritardo rispetto agli obiettivi che si è fissata per il 2030, prosegue l’analisi del Crea. Il governo di Pechino ha infatti promesso di ridurre il proprio rapporto tra emissioni di CO2 e prodotto interno lordo del 65 per cento rispetto al 2005. D’altra parte, nonostante l’enorme crescita di solare e eolico, il carbone – ovvero la fonte in assoluto più dannosa per il clima – continua a rappresentare un elemento centrale nel mix energetico del paese asiatico.
Altro aspetto che occorre evidenziare è il fatto che, come accennato, non si tratta della prima volta che in Cina si assiste a un calo trimestrale delle emissioni. Non era però mai accaduto, appunto, che ciò avvenisse per ragioni “strutturali” e non legate alla congiuntura economica (cosa che ad esempio era avvenuta durante la pandemia). Ed è anche significativo il fatto che a indirizzare la traiettoria virtuosa delle emissioni sia stata la forte diffusione delle rinnovabili.