Kim Jong-un presenta il nuovo cacciatorpediniere Choe Hyon. Esperti: “Può lanciare missili nucleari tattici”
Il leader della Corea del Nord, accompagnato dalla figlia Ju-ae, ha affermato: “Sarà un elemento di deterrenza nucleare” verso le minacce degli Stati Uniti

Roma, 26 aprile 2025 - Kim Jong-un continua a potenziare l'Esercito Rivoluzionario Popolare nordcoreano e nel giorno del 93esimo anniversario della sua fondazione ha presentato, nel corso di una cerimonia, il nuovo cacciatorpediniere multiruolo Choe Hyon, che trasporta "le armi più potenti", ha sottolineato il leader di Pyongyang nel cantiere navale nella città portuale occidentale di Nampho.
Il leader nordcoreano, accompagnato dalla figlia Ju-ae, nell'elogiare il potenziale del nuovo mezzo navale, che entrerà in servizi "l'inizio del prossimo anno", ha affermato che la marina nordcoreana sarà sempre di più un "collegamento essenziale nella difesa nazionale e un elemento di deterrenza nucleare", ha reso noto la Kcna. Deterrenza verso le minacce degli Stati Uniti, che continuano con "esercitazioni aggressive" e a simulare attacchi nucleari contro la Corea del Nord, ha denunciato il dittarore di Pyongyang.
Il cacciatorpediniere multiuso da 5.000 tonnellate, costruito "alla perfezione in circa 400 giorni" utilizzando "le forze e le tecnologie proprie", secondo l'esaltante descrizione dell'agenzia vicina al regime, la Korean Central News Agency, purtroppo è tutt'altro che un bluff. Secondo gli esperti del sito web specializzato americano Nk News, dai tubi di lancio del Choe Hyon potrebbero partire, oltre alle armi convenzionali, anche "missili nucleari tattici a corto raggio".
La Corea del Nord sta sfruttando al meglio la collaborazione con la Russia, a cui ha fornito armi, munizioni e uomini per la guerra in Ucraina, ricevendo in cambio tecnologie avanzate e aiuti, anche sul nucleare, secondo diversi esperti del settore. Una cooperazione evidente a fine marzo quando Kim Jong-un ha assistito ai test di nuovi droni dotati di intelligenza artificiale, frutto proprio della nuova collaborazione tra tecnici nordcoreani e russi, e mezzi Uav di cui la stessa Mosca necessita, come ha sottolineato di recente il presidente Vladimir Putin, affermando che al fronte i droni sono sempre pochi.