Kekko dei Modà contro tutti: non si arrende e sale sul palco di Sanremo nonostante il dolore
L’incidente durante le prove Durante una delle ultime prove prima della diretta, Kekko Silvestre è caduto rovinosamente dalle scale del palco di Sanremo, riportando un forte trauma alle costole e un dolore persistente al braccio. L’incidente, che poteva comprometterne la partecipazione al Festival, ha destato preoccupazione tra il suo staff e il pubblico. Il cantante...

L’incidente durante le prove
Durante una delle ultime prove prima della diretta, Kekko Silvestre è caduto rovinosamente dalle scale del palco di Sanremo, riportando un forte trauma alle costole e un dolore persistente al braccio. L’incidente, che poteva comprometterne la partecipazione al Festival, ha destato preoccupazione tra il suo staff e il pubblico. Il cantante avrebbe ricevuto infatti pressioni dal suo manager, Francesco Facchinetti, affinché rinunciasse all’esibizione per tutelare la sua salute.
A sollevare il caso è stato il giornalista Gabriele Parpiglia, che attraverso un post su Instagram ha espresso indignazione per la gestione della vicenda da parte dell’organizzazione del Festival. Parpiglia ha sottolineato come Kekko abbia continuato a esibirsi nonostante il dolore lancinante, senza mai lamentarsi e senza chiedere trattamenti di favore. Ha inoltre evidenziato come l’artista sia stato relegato a orari molto tardivi nella scaletta, nonostante la sua condizione fisica precaria.
Parpiglia ha scritto:
Quello che vedete in foto è Kekko dei Modà: un uomo, anzi, un Artista e un professionista che si esibisce nonostante i medici e il management gli abbiano sconsigliato di farlo. Kekko canta perfettamente nonostante il dolore lancinante e senza mai lamentarsi, senza mai chiedere niente di più di quello che gli è concesso. E non so se avete notato ma lo fanno esibire ad orari improponibili. […] Ma Carlo Conti e l’organizzazione che sanno della brutta caduta di Kekko, sanno del dolore lancinante alle costole, sanno del braccio dolorante, perché non lo agevolano, ad esempio, facendolo cantare alle 21.30 e non a mezzanotte?
Parpiglia ha poi aggiunto che il cantante ha rifiutato di ritirarsi dal Festival. Secondo il giornalista, Kekko avrebbe risposto con un netto “no” alla proposta di abbandonare la competizione, dimostrando ancora una volta la sua tenacia.
L’esibizione tra sacrificio e silenzio
Nonostante i forti dolori e l’assunzione di farmaci per riuscire a cantare, Kekko si è esibito con grande professionalità, senza mai lamentarsi e senza mai chiedere trattamenti di favore. Parpiglia ha evidenziato come l’organizzazione del Festival, pur conoscendo la gravità della situazione, non abbia concesso alcuna agevolazione, relegando i Modà a esibizioni in tarda serata, quasi a mezzanotte, invece di assegnare loro una fascia oraria più favorevole.
Questo atteggiamento ha suscitato molte polemiche tra fan e addetti ai lavori, che hanno criticato la scelta di far esibire un artista in condizioni precarie senza un minimo di flessibilità nella programmazione. Kekko, però, ha portato a termine la sua performance con la grinta e la passione che lo contraddistinguono, senza far trapelare nulla della sua sofferenza.
Un artista che non molla
Kekko Silvestre ha sempre dimostrato di essere un combattente, sia nella vita che sul palco. La sua decisione di non ritirarsi, nonostante il consiglio di manager e medici, è la conferma di quanto l’arte e la musica siano per lui una vocazione irrinunciabile. Parpiglia, nella sua ricostruzione, ha sottolineato come il frontman dei Modà abbia avuto un duro confronto con il suo manager, Francesco Facchinetti, determinato a tutelarlo fermando la sua partecipazione. Ma Kekko ha detto no, andando avanti con una tenacia che lo contraddistingue.
Il supporto dei fan e il successo dei Modà
Nonostante le difficoltà, i Modà continuano a registrare un successo straordinario. Il recente sold out a San Siro dimostra quanto il pubblico continui a seguirli con affetto e stima. A differenza di molti artisti che si affidano a strumenti digitali per migliorare le loro esibizioni, i Modà suonano e cantano rigorosamente dal vivo, senza l’uso di autotune, come evidenziato dallo stesso Parpiglia nel suo post.
Un Festival tra sacrifici e polemiche
L’episodio di Kekko solleva interrogativi sulla gestione artistica del Festival e sul trattamento riservato a chi, come lui, sceglie di esibirsi nonostante le difficoltà. L’assenza di tutele per un artista infortunato e la scelta di ignorare il suo stato fisico impongono una riflessione sulla rigidità della scaletta e sul rispetto verso chi porta la propria musica sul palco con impegno e sacrificio.
Quel che è certo è che Kekko ha dimostrato ancora una volta di essere un artista vero, capace di affrontare qualsiasi ostacolo pur di onorare la sua musica e il suo pubblico. Il suo Festival, al di là del risultato finale, è già una storia di determinazione e coraggio.
Fonte: Gabriele Parpiglia
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