J. K. Rowling divide (ancora): tutte le star schierate contro Harry Potter e la decisione del nuovo Albus Silente
Diversi attori, alcuni dei quali coinvolti nelle passate puntate dei film sul maghetto, hanno preso le distanze dall'autrice della saga. Il commento di Lithgow, il prossimo Silente L'articolo J. K. Rowling divide (ancora): tutte le star schierate contro Harry Potter e la decisione del nuovo Albus Silente proviene da Open.

«Quando ho accettato pensavo solo alla mortalità e al fatto che sarebbe stato un ottimo ruolo di chiusura», John Lithgow, 78 anni, attore americano che molti conoscono per la sitcom cult Una famiglia del terzo tipo, non poteva immaginare che lavorare alla serie HBO su Harry Potter gli avrebbe provocato la pioggia di contestazioni caduta sopra la sua testa nelle ultime ore. Contestazioni dovute, come ormai prassi quando si parla della saga del maghetto, alle opinioni pubblicamente esposte dalla sua autrice J.K. Rowling in relazione ai diritti della comunità transgender. Lithgow, che nella serie interpreterà Albus Silente, intervistato da The Times UK, ha dichiarato di non aver nemmeno pensato alla possibilità di farsi convincere ad abbandonare il ruolo, ma che è rimasto sconcertato dalla quantità di persone che stanno provando a convincerlo. Perfino un’amica, madre di un bambino transgender, gli ha scritto una lettera aperta dal titolo Per favore, allontanati da Harry Potter. John Lithgow, che in carriera ha collezionato 6 Emmy, 3 Golden Globe, 2 Tony Award, un Premio Laurence Olivier e 2 candidature al Premio Oscar, ha recentemente ripreso il ruolo di Roald Dahl in Giant all’Harold Pinter Theatre di Londra, nell’intervista dichiara di essere rimasto perplesso dal fatto che la sua decisione di interpretare il noto autore, antisemita, non sia stata criticata.
Le critiche del mondo del cinema a J.K. Rowling
Le posizioni politiche, per certi aspetti fortemente conservatrici, di J.K. Rowling continuano ad indignare molti volti noti del mondo del cinema. L’attrice della stravisualizzata serie Bridgerton, Nicola Coughlan, circa una settimana fa, ha dichiarato che le idee della scrittrice sono talmente lontane dal suo modo di pensare e che, quindi, non toccherebbe la serie di Harry Potter «nemmeno con un palo». Pedro Pascal, una delle star del mondo delle serie tv (Il trono di spade, Narcos, The Last of Us), quando J.K. Rowling ha festeggiato sui social la sentenza anti-trans della Corte Suprema del Regno Unito («Adoro quando un piano funziona» aveva scritto l’autrice), ha definito il gesto senza mezzi termini: «Una merda orribile e disgustosa, è proprio così. Un comportamento da perdente atroce». David Tennant, che ha già avuto a che fare con il mondo di J.K. Rowling, avendo interpretato Barty Crouch Jr. in Harry Potter e il calice di fuoco (prima di diventare il quattordicesimo Doctor Who della tv), è stato invece decisamente più morbido, definendo la Rowling «un’autrice meravigliosa che ha creato storie brillanti, e non le auguro alcun male, ma spero che tutti noi, come società, possiamo semplicemente lasciare che le persone facciano quello che vogliono. Semplicemente, toglierci di mezzo».
La posizione di HBO
Il presidente di HBO Casey Bloys ha specificato lo stretto coinvolgimento della Rowling nella serie di Harry Potter in qualità di produttrice esecutiva. L’amministratore delegato, circa un paio di settimane fa, durante la presentazione del progetto, ha accuratamente evitato domande sulle uscite pubbliche della scrittrice affermando: «Si tratta di attività online, non è un argomento nel quale ci addentreremo. La nostra priorità è ciò che appare sullo schermo. La storia di Harry Potter è incredibilmente positiva e parla di amore e accettazione di sé. Questa è la nostra priorità: ciò che appare sullo schermo».
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