Istat, a gennaio l’inflazione al consumo sale all’1,5% su base annua. +0,6% su mese

Inflazione in aumento in Italia. A gennnaio l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,6% rispetto a dicembre 2024 e dell’1,5% su base annua dal +1,3% registrato il mese precedente. Lo rende noto l’Istat diffondendo i dati definitivi. L’accelerazione tendenziale è prevalentemente dovuta all’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati al 28% dal 13% ma anche all’attenuarsi della flessione di quelli dei beni energetici non regolamentati al 3,0% dal 4,2% e alla lieve accelerazione dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona al 3,3% dal 3,1%. Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla decelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti al 2,5% dal 3,6%. A gennaio l’inflazione core, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile all’1,8% mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente all’1,8% dall’1,7%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,8% su base mensile ed aumenta dell’1,7% su base annua. L’inflazione acquisita per il 2025 è pari allo 0,9% per l’indice generale e allo 0,5% per la componente core. «Inizio d’anno pessimo! Il 2025 non poteva cominciare peggio di così, con un’inflazione che, nonostante una crescita del Pil pari a zero sia nel terzo che nel quarto trimestre 2024, decolla in un solo mese dello 0,6%. A fare da traino, come denunciamo da tempo e conferma oggi anche l’Istat, il caro bollette, contro le quali il Governo, nonostante gli annunci di interventi imminenti, non ha ancora fatto nulla e continua a prendere e a perdere tempo, mentre le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Allarmante anche il balzo dei prodotti alimentari, che segnano un rincaro dello 0,8% su dicembre – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Se l’inflazione tendenziale pari a +1,5% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita complessivamente pari a 520 euro su base annua, è grave che ben 192 euro in più se ne vadano solo per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche e addirittura 212 per il carrello della spesa, una vera e propria stangata. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 471 euro, ma 170 euro sono soltanto per cibo e bevande e 190 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media, per una famiglia, mangiare e bere ora costa 133 euro in più». L'articolo Istat, a gennaio l’inflazione al consumo sale all’1,5% su base annua. +0,6% su mese proviene da Business24tv.it. Istat, a gennaio l’inflazione al consumo sale all’1,5% su base annua. +0,6% su mese

Feb 21, 2025 - 13:41
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Istat, a gennaio l’inflazione al consumo sale all’1,5% su base annua. +0,6% su mese

Inflazione in aumento in Italia. A gennnaio l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,6% rispetto a dicembre 2024 e dell’1,5% su base annua dal +1,3% registrato il mese precedente. Lo rende noto l’Istat diffondendo i dati definitivi.

L’accelerazione tendenziale è prevalentemente dovuta all’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati al 28% dal 13% ma anche all’attenuarsi della flessione di quelli dei beni energetici non regolamentati al 3,0% dal 4,2% e alla lieve accelerazione dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona al 3,3% dal 3,1%. Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla decelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti al 2,5% dal 3,6%.

A gennaio l’inflazione core, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile all’1,8% mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente all’1,8% dall’1,7%.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,8% su base mensile ed aumenta dell’1,7% su base annua.

L’inflazione acquisita per il 2025 è pari allo 0,9% per l’indice generale e allo 0,5% per la componente core.

«Inizio d’anno pessimo! Il 2025 non poteva cominciare peggio di così, con un’inflazione che, nonostante una crescita del Pil pari a zero sia nel terzo che nel quarto trimestre 2024, decolla in un solo mese dello 0,6%. A fare da traino, come denunciamo da tempo e conferma oggi anche l’Istat, il caro bollette, contro le quali il Governo, nonostante gli annunci di interventi imminenti, non ha ancora fatto nulla e continua a prendere e a perdere tempo, mentre le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Allarmante anche il balzo dei prodotti alimentari, che segnano un rincaro dello 0,8% su dicembre – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Se l’inflazione tendenziale pari a +1,5% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita complessivamente pari a 520 euro su base annua, è grave che ben 192 euro in più se ne vadano solo per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche e addirittura 212 per il carrello della spesa, una vera e propria stangata. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 471 euro, ma 170 euro sono soltanto per cibo e bevande e 190 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media, per una famiglia, mangiare e bere ora costa 133 euro in più».

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