IOTA verso una rete completamente decentralizzata con l’aggiornamento Rebased
IOTA si prepara a completare un upgrade senza precedenti, trasformandosi in una piattaforma completamente decentralizzata.


Il 5 maggio 2025 segnerà una data storica per l’ecosistema blockchain: la rete IOTA si prepara a completare un upgrade senza precedenti, trasformandosi in una piattaforma completamente decentralizzata, scalabile, e pronta a gestire un’ampia gamma di applicazioni Web3. L’arrivo del nuovo protocollo, IOTA Rebased, promette infatti di rivoluzionare il funzionamento della rete, spingendo fortemente sull’adozione reale e sull’usabilità del suo token $IOTA.
Un passo epocale per IOTA: l’evoluzione del protocollo
Dal 2015, IOTA ha attraversato diverse trasformazioni tecniche per rispondere alle crescenti esigenze dell’ecosistema blockchain. Con il protocollo IOTA Rebased, arriva l’aggiornamento più complesso e determinante mai affrontato. Dopo mesi di test tecnici, auditing e decisioni basate sulla governance della community, la rete diventerà finalmente una blockchain Layer 1 decentralizzata, fondata su un meccanismo di consenso Delegated Proof-of-Stake (DPoS).
Questo cambiamento strutturale non solo rafforza l’affidabilità della rete, ma costituisce anche la base per nuove opportunità legate a finanza decentralizzata (DeFi), scambi on-chain, identità digitale e sistemi per la tracciabilità della supply chain.
Le novità chiave del nuovo IOTA Rebased
Con il lancio ufficiale del protocollo Rebased, IOTA introduce caratteristiche tecniche innovative che potenziano il network sotto ogni aspetto.
Prestazioni estreme: 50.000+ TPS e finalità sotto i 500 ms
Uno degli elementi per cui IOTA Rebased si distingue è l’adozione del protocollo di consenso Mysticeti, capace di processare oltre 50.000 transazioni al secondo con una finalità inferiore ai 500 millisecondi. Questo rende IOTA una delle reti più performanti in assoluto, ideale per applicazioni real-time e su larga scala.
Smart contract nativi con MoveVM
Un ulteriore avanzamento consiste nell’integrazione dei Move-based smart contracts direttamente sul Layer 1. IOTA diventa così la terza rete al mondo, dopo Sui e Aptos, ad adottare MoveVM, un ambiente che offre maggiore sicurezza e modularità ai developer interessati a costruire dApp evolute. Questa presenza nativa dei contratti intelligenti rafforzerà enormemente la solidità delle applicazioni Web3 sviluppate su IOTA.
Una rete realmente decentralizzata
L’adozione del sistema Delegated Proof-of-Stake porterà all’introduzione di 50 validatori permissionless al momento del lancio, destinati a crescere progressivamente fino a raggiungere almeno 150 slot di validazione. Questo farà di IOTA una delle blockchain più decentralizzate dello scenario attuale, con una distribuzione ampia e bilanciata del potere di validazione all’interno dell’ecosistema.
Lo staking arriva su IOTA
Per la prima volta nella sua storia, la rete offrirà ricompense per gli utenti che mettono in staking i propri token $IOTA. I partecipanti al network riceveranno un rendimento annuale tra il 10% e il 15%, incentivando la partecipazione attiva e contribuendo in maniera decisiva alla sicurezza complessiva della rete.
Commissioni minime e meccanismo di fee-burning
Il nuovo protocollo introduce commissioni di transazione basse e adattive, supportate da un modulo di burn delle fee pensato per bilanciare dinamiche inflattive e deflattive del token $IOTA, mantenendo un equilibrio sostenibile dell’offerta nel tempo. Inoltre, con l’introduzione della funzionalità IOTA Gas Station, gli sviluppatori e le aziende potranno coprire i costi operativi per conto degli utenti, garantendo un’esperienza utente completamente trasparente.
La rete di validatori e il futuro dell’IOTA EVM
All’avvio del protocollo Rebased, una rete di validatori iniziali — denominati Genesis Validators — entrerà in funzione per assicurare la corretta attivazione del sistema. Tra questi, si annoverano entità ben note come la IOTA Foundation, Tangle Ecosystem Association, e attori industriali come Stakin, Luganodes, Twinstake e Nansen. In parallelo, verrà riattivata anche la IOTA EVM, garantendo compatibilità con l’ecosistema Ethereum e consentendo l’esecuzione di smart contract tradizionali. La decentralizzazione verrà progressivamente potenziata fino a raggiungere l’obiettivo prefissato di almeno 150 validatori funzionanti in modo autonomo.
Impatto sul mondo reale e apertura agli investitori istituzionali
Secondo Dominik Schiener, co-fondatore e presidente della IOTA Foundation, “creare valore reale è sempre stato il nostro obiettivo principale”. Con l’introduzione di questa nuova versione della rete, IOTA punta ad attrarre investitori istituzionali, governi e grandi aziende, rafforzando la propria presenza in ambiti strategici quali la tokenizzazione, la digitalizzazione del commercio e la finanza commerciale.
Con la sua infrastruttura nuova e modulare, IOTA è pronta a potenziare impieghi del mondo reale come gestione della supply chain, sistemi energetici intelligenti e identità digitali sicure. Tutto ciò senza sacrificare i pilastri fondamentali della scalabilità e della decentralizzazione.
IOTA si conferma leader nell’evoluzione del Web3
Con alle spalle una rete solida e un’esperienza consolidata in progetti industriali e governativi, IOTA si posiziona oggi come una delle blockchain Layer 1 più mature e concrete del panorama globale. Fondata nel 2015 come progetto open-source, nel tempo ha saputo costruire un’infrastruttura in grado di coniugare efficienza, sicurezza e apertura. Il supporto di entità internazionali non-profit come la Tangle Ecosystem Association e la IOTA Ecosystem DLT Foundation sottolinea ulteriormente l’impegno costante del progetto nel favorire uno sviluppo tecnologico sostenibile e decentralizzato.
Il protocollo Rebased non è quindi solo un aggiornamento tecnico, ma un vero e proprio balzo verso il futuro per IOTA, già proiettata verso una nuova era di adozione globale — sia per aziende che per governi — attraverso applicazioni Web3 sempre più avanzate, utili e sicure.