Intelligenza artificiale in tribunale, un avvocato rischia una multa di 15 mila dollari

Serve l’intelligenza vera quando si usa l’IA, avverte un giudice Usa. Un avvocato dell’Indiana rischia una multa da 15.000 dollari per aver presentato in tribunale atti redatti con l’ausilio di intelligenza artificiale generativa, contenenti riferimenti giuridici inesistenti. Il giudice federale Mark J. Dinsmore ha sottolineato che «l’uso dell’intelligenza artificiale deve essere accompagnato dall’applicazione dell’intelligenza reale», in un rapporto […] L'articolo Intelligenza artificiale in tribunale, un avvocato rischia una multa di 15 mila dollari proviene da Iusletter.

Mar 13, 2025 - 14:37
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Intelligenza artificiale in tribunale, un avvocato rischia una multa di 15 mila dollari

Serve l’intelligenza vera quando si usa l’IA, avverte un giudice Usa. Un avvocato dell’Indiana rischia una multa da 15.000 dollari per aver presentato in tribunale atti redatti con l’ausilio di intelligenza artificiale generativa, contenenti riferimenti giuridici inesistenti. Il giudice federale Mark J. Dinsmore ha sottolineato che «l’uso dell’intelligenza artificiale deve essere accompagnato dall’applicazione dell’intelligenza reale», in un rapporto inviato il 21 febbraio alla Corte Distrettuale per il Southern District of Indiana.

Uso dell’intelligenza artificiale e responsabilità legale

Nel documento, Dinsmore ha evidenziato come l’avvocato non abbia verificato le citazioni riportate nei documenti, ignorando la tendenza degli strumenti di IA generativa a inventarsi riferimenti giuridici di sana pianta. Il giudice ha definito l’errore una grave violazione del dovere dell’avvocato verso la Corte, il suo cliente e la controparte, aggiungendo che «presentare un atto con citazioni inesistenti è ben al di sotto degli standard professionali richiesti».

La condotta dell’avvocato

Rafael Ramirez, legale della HooserVac LLC in una causa relativa a un fondo pensione aziendale, aveva incluso citazioni di casi inesistenti in tre diverse memorie. Dopo che la corte non è riuscita a rintracciare i riferimenti, il giudice ha chiesto all’avvocato di spiegare l’accaduto.

Durante un’udienza del 3 gennaio 2025, Ramirez ha ammesso di aver utilizzato strumenti di IA generativa per la stesura, senza verificarne l’accuratezza. Ha dichiarato di non essere consapevole della possibilità che l’IA producesse riferimenti fittizi e di aver considerato i testi generati credibili.

Il magistrato ha ritenuto inaccettabile la condotta dell’avvocato, sottolineando che verificare le citazioni legali è un compito basilare per un professionista. «Non c’è alcuna giustificazione per non adempiere a questo obbligo fondamentale», ha scritto Dinsmore, suggerendo una multa di 5.000 dollari per ciascuna delle tre memorie contenenti citazioni fittizie, per un totale di 15.000 dollari.

Sanzioni e conseguenze disciplinari per l’uso improprio dell’IA

Oltre alla multa, l’avvocato è stato segnalato al giudice capo per eventuali provvedimenti disciplinari in base alle regole deontologiche dell’Indiana. Il magistrato ha inoltre ordinato che l’avvocato certifichi di aver informato il CEO di HooserVac dell’ordine entro sette giorni.

Il caso si inserisce in una serie di episodi recenti in cui avvocati hanno subito sanzioni per l’uso improprio dell’intelligenza artificiale. Nel maggio 2023, due avvocati di New York sono stati multati per aver presentato in tribunale documenti contenenti citazioni legali inesistenti generate da ChatGPT. Più recentemente, nel febbraio 2025, tre avvocati dello studio Morgan & Morgan sono stati sanzionati per aver incluso riferimenti giuridici inventati dall’IA in una causa contro Walmart.

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