Intel affonda dopo le deludenti previsioni sul prossimo trimestre
La società prevede per il trimestre in corso un fatturato inferiore rispetto alle previsioni degli analisti e punta a ridurre la spesa operativa nell’anno in corso.

Fosche nubi nel futuro di Intel. La società ha comunicato ieri i risultati del suo primo trimestre superando le stime degli analisti, ma le deludenti previsioni per i prossimi tre mesi hanno spinto al ribasso le quotazioni del titolo (-8% a 19,60 dollari).
La società ha comunicato un utile per azione di 13 centesimi rettificati rispetto a 1 centesimo previsto (dati LSEG), mentre i ricavi sono arrivati a 12,67 miliardi dai 12,3 miliardi attesi.
Nel primo trimestre, Intel ha registrato una perdita netta di 800 milioni, pari a 19 centesimi per azione, a causa dell'aumento del costo del venduto e di alcune svalutazioni. Questa perdita netta si confronta con la perdita del 2024 pari a 400 milioni, pari a 9 centesimi per azione.
Inferiori alle stime, invece, le previsioni di fatturato per il trimestre in corso: 11,8 miliardi, al di sotto dei 12,82 miliardi attesi dalla stima degli analisti. La società ha poi comunicato una previsione di utili in pareggio, mentre gli analisti ‘vedevano’ 6 centesimi per azione.
"Le politiche commerciali molto fluide negli Stati Uniti e altrove, così come i rischi normativi, hanno aumentato il rischio di un rallentamento economico, con un aumento delle probabilità di una recessione", spiegava durante la conference call sui risultati con gli analisti David Zinsner, Chief Financial Officer di Intel.
Per cercare di risollevare la situazione, l’azienda ha in programma una riduzione delle spese operative e di capitale, rimuovendo i livelli di gestione, e prevede 17 miliardi di spese operative nel 2025, in calo rispetto al precedente obiettivo di 17,5 miliardi, puntando a 18 miliardi di spese in conto capitale nel 2025, quando il precedente obiettivo era di 20 miliardi.
Nelle previsioni la società non ha incluso gli oneri di ristrutturazione e la riduzione delle spese operative includerà tagli di posti di lavoro, soprattutto per i manager, anche se Intel non ha ancora definito il numero di tagli.
"Non si può ignorare il fatto che questi cambiamenti critici ridurranno le dimensioni della nostra forza lavoro", ha dichiarato la società in una nota ai dipendenti pubblicata sul suo sito web, aggiungendo che i tagli sarebbero iniziati in questo trimestre.
Si tratta del primo rapporto sugli utili del produttore di chip da quando Lip-Bu Tan ha assunto la carica di CEO a marzo, dopo che Pat Gelsinger si è dimesso a dicembre sotto la pressione dei membri del consiglio di amministrazione e degli investitori. Il mandato di Gelsinger è stato messo in luce dall'incapacità dell'azienda di competere efficacemente nell'intelligenza artificiale e dai suoi sforzi per entrare nella produzione di semiconduttori per altre aziende, compresi i concorrenti.
"Il primo trimestre è stato un passo nella giusta direzione, ma non ci sono soluzioni rapide mentre lavoriamo per tornare sulla strada giusta per guadagnare quote di mercato e guidare una crescita sostenibile", ha dichiarato Tan in una nota.
"Intel è così grande che cambiare rotta è come girare una corazzata: non si può fare in un attimo", sottolineano gli analisti di Evercore ISI.