INPS: crollano le pensioni anticipate e Opzione Donna

Monitoraggio INPS sulle pensioni: forte calo delle domande di pensione anticipata e di Opzione Donna, pesano i requisiti più rigidi per Quota 103 e PA.

Apr 24, 2025 - 07:32
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INPS: crollano le pensioni anticipate e Opzione Donna

In forte calo il numero dei nuovi pensionati secondo l’ultimo bollettino INPS: la flessione è particolarmente evidente fra le pensioni anticipate e per Opzione Donna. Resta inoltre sotto i 1.300 euro al mese l’importo medio delle pensioni erogate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Sono le principali evidenze del monitoraggio periodico sull’andamento delle pensioni in Italia, che fotografano l’impatto della stretta sui requisiti pensionistici, anagrafici e contributivi, attuata progressivamente dal Governo negli ultimi anni.

Pensioni anticipate in calo

Nel 2024 l’INPS ha versato 877mila 186 nuove pensioni, con un importo medio mensile di 1.229 euro. Nella maggior parte dei casi (266mila 629 trattamenti erogati) si tratta di pensioni di vecchiaia, seguiti da reversibilità (232mila 669) e pensioni anticipate (223mila 216). Nel 2023 queste ultime erano invece a quota 255mila 119 e numericamente superiori a quelle ai superstiti.

Il calo delle pensioni anticipate è attribuibile a diversi fattori.

Stretta su pensioni pubbliche, Quota 103 e Opzione Donna

In primo luogo, c’è stata una stretta a partire dal 2024 sulle pensioni anticipate dei dipendenti pubblici, diventate meno convenienti per coloro che hanno meno di 15 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1996. All’interno di questa categoria, i trattamenti anticipati sono scesi da 59mila del 2023 a 52mila nel 2024.

In secondo luogo, è diventata meno conveniente anche la pensione anticipata con la Quota 103, che dallo scorso anno prevede il ricalcolo interamente contributivo della pensione. Due fattori che evidentemente hanno avuto il loro peso nelle scelte dei lavoratori di restare più a lungo nel mondo del lavoro.

Prosegue anche la flessione dell’Opzione Donna, sempre dovuta all’irrigidimento dei requisiti di accesso: 3mila 573 i trattamenti con decorrenza 2024, ridotti a un terzo rispetto agli 11mila 996 di fine 2023.

I primi dati sulle pensioni 2025

Per quanto riguarda i primi tre mesi del 2025, l’INPS ha liquidato 194mila 582 nuove pensioni, contro i 243mila dello scorso anno. L’importo medio dei trattamenti con decorrenza 2025 è pari a 1.237 euro, in linea con i 1229 del 2024. Ecco i dati di dettaglio del Monitoraggio INPS per quanto riguarda le singole gestioni:

  • FPLD: 349.554 pensioni nel 2024, 83.260 nel primo trimestre 2025.
  • Dipendenti pubblici: 127.399 nel 2024, 16.791 nel primo trimestre 2025.
  • Artigiani: 86.123 nel 2024, 20.732 nel primo trimestre 2025.
  • Commercianti: 74.992 nel 2024, 17.740 nel primo trimestre 2025.
  • Parasubordinati: 47.912 nel 2024, 10.775 nel primo trimestre 2025.
  • Coltivatori diretti, coloni e mezzadri: 33.103 nel 2024, 8.098 nel primo trimestre 2025.
  • Assegni sociali: 96.776 nel 2024, 25.501 nel primo trimestre 2025.