INPS blocca gli assegni: ultim’ora, da maggio cambia tutto | Se ti serve per campare puoi salvarti solo così
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Milioni di italiani nel panico: da maggio, molti non riceveranno più l’assegno INPS. Una doccia fredda che getta nello sconforto molti.
Terrore e incertezza per una vasta platea di cittadini: a partire da questo mese, l’erogazione di un importante sostegno economico da parte dell’INPS subirà una brusca interruzione per molti.
La notizia, appresa spesso con sgomento accedendo al sito dell’Istituto di Previdenza Sociale dopo aver constatato il mancato accredito, sta gettando milioni di persone nel più profondo sconforto. Per molti di loro, quell’assegno mensile rappresentava l’unica ancora di salvezza, l’entrata fissa indispensabile per far fronte alle spese quotidiane e “tirare avanti”.
L’INPS ha deciso di bloccare questi pagamenti, lasciando molti interrogativi e una crescente angoscia tra i beneficiari. Come potranno sopravvivere senza questo vitale supporto economico?
Quali sono le ragioni di questa improvvisa interruzione che rischia di compromettere seriamente la vita di tante famiglie? Cerchiamo di fare chiarezza su questa drammatica situazione e di capire se esiste una via d’uscita per coloro che vedono svanire la loro unica fonte di sostentamento.
Addio all’assegno INPS: ecco chi non vedrà più un euro da maggio
La scure dell’INPS si abbatte su milioni di persone che, già a partire da questo mese di maggio, non riceveranno più alcun sostegno economico. L’incubo per molti è iniziato: l’addio al Supporto Formazione e Lavoro è una realtà per chi ha raggiunto il limite massimo di erogazione. Questo sussidio, introdotto nel 2024 insieme all’Assegno di Inclusione, era destinato ai disoccupati tra i 18 e i 59 anni senza disabilità gravi e quindi considerati abili al lavoro. Rappresentava un aiuto complementare all’Assegno di Inclusione, rivolto invece a persone non occupabili per età o gravi condizioni di salute.
Fino all’anno scorso, il Supporto Formazione e Lavoro garantiva un importo di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi, senza possibilità di proroga. Questo significa che chi ha percepito la dodicesima mensilità ad aprile, da maggio si ritrova senza più alcun accredito. Una perdita pesante per chi contava su quei fondi per far fronte alle necessità primarie.
L’ultima speranza per “salvarsi”: l’iscrizione ai corsi di riqualificazione
Una flebile speranza si accende per coloro che hanno perso o stanno per perdere il Supporto Formazione e Lavoro. La normativa prevede un “escamotage” che permette, in determinate circostanze, di continuare a beneficiare di questo sostegno economico. Chi riceve il Supporto Formazione e Lavoro ha l’obbligo di frequentare un corso di formazione o riqualificazione professionale organizzato dai Centri per l’Impiego, finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro.
Se, una volta terminati i 12 mesi di sussidio, il beneficiario non ha ancora trovato un’occupazione, ha la possibilità di iscriversi a un nuovo corso. Ed è qui che si cela l’unica via per “salvarsi” dal blocco dell’assegno: iscrivendosi a un nuovo percorso formativo, il beneficiario potrà continuare a percepire il Supporto Formazione e Lavoro per ulteriori 12 mesi. Chi, invece, non intraprenderà alcun nuovo corso, perderà definitivamente questo aiuto economico.
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