Inflazione in aumento con i dazi di Trump: tassi a rischio

Dazi USA: le misure tariffarie imposte da Trump frenano frenare la crescita, con effetti diretti sull’economia e sull'aumento dell’inflazione.

Mar 17, 2025 - 14:04
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Inflazione in aumento con i dazi di Trump: tassi a rischio

La guerra dei dazi avviata dal presidente degli USA, Donald Trump rischia di avere effetti deleteri non soltanto sull’economia mondiale – le politiche protezionistiche e l’imposizione di tariffe su una vasta gamma di prodotti importati dagli Stati Uniti stanno riscrivendo gli equilibri commerciali – ma anche sull’inflazione.

Le nuove stime dell’OCSE parlano di una rallentamento della crescita globale e di un incremento dell’inflazione, con effetti diretti su tutti i settori economici. Vediamo in dettaglio.

Dazi USA e inflazione

La nuova politica di Trump sui dazi – su una serie di beni inclusi elettronica, acciaio e alluminio à. coinvolge in primis la Cina, ma anche altri partner commerciali come Canada e il Messico. L’Unione Europea non è stata esclusa da questa guerra commerciale, con la conseguente applicazione di dazi che colpiscono l’industria e l’agricoltura, aumentando i costi delle materie prime. Altri settori, come quello dell’automobile, sono stati anch’essi colpiti da tariffe elevate.

Le stime OCSE su inflazione e PIL

L’OCSE prevede che un incremento generalizzato dei dazi porterà a una diminuzione dello 0,3% del Pil mondiale e a un aumento dell’inflazione globale di circa 0,4 punti percentuali all’anno nei primi tre anni.

Con l’aumento dell’inflazione, le banche centrali potrebbero essere costrette a aumentare i tassi di interesse, rendendo il credito più costoso e limitando la disponibilità di liquidità per le imprese. In un contesto economico globale instabile, questo potrebbe danneggiare ulteriormente le PMI italiane, che si trovano ad affrontare aumento dei costi e maggiori difficoltà di accesso al credito.

I rischi della politica di Trump per l’Italia

Se gli Stati Uniti continuano a imporre dazi sulle importazioni provenienti dall’Europa e dal resto del mondo, anche l’Italia potrebbe vedere un incremento dei prezzi dei prodotti finali. Secondo le analisi OCSE, l’effetto diretto sarà una maggiore difficoltà per le aziende italiane di competere sul mercato internazionale, in particolare per quelle che dipendono dalle importazioni di beni a causa dell’aumento dei costi.

Le PMI italiane, che rappresentano una parte fondamentale del tessuto economico, sono particolarmente vulnerabili a questi aumenti, poiché dipendono in larga parte da materie prime importate e dai costi energetici, che potrebbero aumentare considerevolmente.

Non solo: in Italia, l’introduzione di dazi sui prodotti esportati negli USA, unita all’aumento dei costi energetici e delle materie prime, porterà come detto a un inevitabile aumento dell’inflazione, che rischia di tornare a livelli superiori al target, penalizzando i consumatori e mettendo sotto pressione le PMI.