Industriali e artigiani: "Si è spento un faro". Quei ‘fili’ che legano la città al pontefice

Le parole di Confindustria, Cna, Confartigianato. Gli incontri con Bergoglio "Ricordava l’ineludibile valore dell’etica e della responsabilità sociale". La casula donata nel 2015: il tessuto rimandava a un panno del XIV secolo .

Apr 22, 2025 - 07:43
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Industriali e artigiani: "Si è spento un faro". Quei ‘fili’ che legano la città al pontefice

Un filo prezioso unisce Prato e la sua grande sapienza tessile al Vaticano. Un intreccio d’amicizia e fede declinate e raccontate nel lavoro, che è l’anima di Prato, e negli omaggi fatti al pontefice che oggi Prato, anche nel mondo delle imprese, piange e ricorda. Nel giorno della storica visita di papa Francesco a Prato, lo ricordiamo, con la stoffa delle aziende pratesi fu realizzata una speciale casula per il Pontefice, alla quale fu attribuito il nome "Francesco, ripara". Il tessuto con cui fu confezionata era la riedizione moderna di un panno del XIV secolo, realizzato grazie alle indicazioni contenute nelle carte di Francesco Datini, effettuata dal Museo del tessuto di Prato con il sostegno di Pratotrade. Per il Grande Giubileo del 2000, oltre al tessuto speciale e colorato usato per confezionare il piviale di papa Giovanni Paolo II, le imprese del distretto donarono 16mila metri di tessuto, con il quale furono realizzate le vesti per i celebranti in San Pietro: ecco, quegli stessi paramenti sono stati indossati anche nella messa di apertura del Giubileo 2025. Insomma, con la sua arte e industria la città, nei suoi raffinati omaggi, ha così quasi fisicamente ‘abbracciato’ il pontefice.

Ieri, nel giorno della scomparsa del papa argentino, sono arrivati i ricordi commossi dei rappresentanti del mondo economico pratese. "Come industriali, tante volte siamo stati chiamati a interrogarci sui grandi temi rispetto ai quali Papa Bergoglio ha espresso il proprio pensiero – le parole del presidente di Confindustria Toscana Nord, Daniele Matteini –: sono sempre risuonati forti i richiami all’ineludibile valore dell’etica e della responsabilità sociale, che deve accompagnare ogni scelta aziendale, ogni momento di crescita ma anche di fragilità dell’impresa". Confindustria Toscana Nord, ricorda Matteini, si stava preparando a partecipare, fra pochi giorni, al Giubileo degli imprenditori organizzato da Confindustria: "Eravamo consapevoli delle precarie condizioni di salute del pontefice e sarebbe stato anche un modo per esprimergli, magari solo idealmente, la nostra vicinanza. Non sappiamo se l’appuntamento sarà confermato: di certo il nostro pensiero da oggi sarà con questa alta figura morale e religiosa che, in tanti anni, ha sempre mostrato la vicinanza al suo popolo". Tre anni fa un momento di confronto importante con papa Francesco, quando, il 12 settembre 2022 Confindustria Toscana Nord partecipò, rappresentata dal vicepresidente Tiziano Pieretti, all’assemblea pubblica di Confindustria che si tenne in Vaticano. "Nell’Aula Paolo VI Papa Francesco definì gli imprenditorii ‘una componente essenziale per costruire il bene comune’, ‘un motore primario di sviluppo e di prosperità’ – ricorda Matteini – richiamandoli agli obblighi morali e materiali imposti dal loro ruolo sociale".

Claudio Bettazzi, presidente di Cna Prato Pistoia, ricorda l’incontro carico di emozione con il Santo Padre, avvenuto solo qualche mese fa. Era novembre, e il Papa accolse una folta delegazione della Cna. Oltre a Bettazzi c’erano alcuni dirigenti dell’associazione e Cinzia Grassi, direttore in rappresentanza di Cna Toscana Centro. "In un tempo dominato da guerre e da violenze, che sembrano farci perdere la fiducia nelle capacità dell’essere umano, lo sguardo alle vostre attività ci consola e ci dà speranza. Abbellire il mondo è costruire pace", sottolineò il Pontefice in quell’occasione. "Con parole semplici ma con un significato profondo, Papa Francesco espresse la sua vicinanza all’Artigianato, a lui molto caro perché esprime bene il valore del lavoro umano".

Commosse anche le parole di Luca Giusti, presidente di Confartigianato Prato: "Lo spegnersi di un faro come era papa Francesco in un momento così difficile a livello internazionale e non solo, è lo spegnersi di una luce che lascerà ancora più nel buio in questo difficile momento. La scomparsa del pontefice lascia davvero delle grandi ombre sul futuro".

Maristella Carbonin