Inchiesta dossieraggi, Gallo: "Intimidazione da un indagato. Pazzali ha amici nei Servizi"
Enrico Pazzali, presidente autosospeso di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, "mi ha chiesto informazioni" e di effettuare accessi abusivi allo Sdi su "La Russa" e il "figlio di La Russa" e "m'ha detto che gliele aveva chieste (...) 'una persona a cui non posso dire di no'", aveva messo a verbale l'ex superpoliziotto Carmine Gallo, morto il 9 marzo, nell'inchiesta milanese sulle presunte cyber-spie, come emerge da atti depositati

Novità nell’inchiesta dossieraggi. Secondo quanto emerge dal racconto di Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto morto lo scorso 9 marzo, contenuto negli atti depositati relativi alle inchieste sulle presunte cyber-spie, Enrico Pazzali, presidente autosospeso di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, "mi ha chiesto informazioni" e di effettuare accessi abusivi allo Sdi su "La Russa" e il "figlio di La Russa" e "m'ha detto che gliele aveva chieste (...) 'una persona a cui non posso dire di no'". Gallo, riassumono i pm, si era chiesto se la "richiesta di Pazzali" fosse "correlata" alla "nota vicenda" di Leonardo Apache dei presunti abusi e si era rifiutato di fare quegli accessi. In questi passaggi del verbale dello scorso dicembre non sono chiari i tempi in cui Pazzali avrebbe fatto questa richiesta, rispetto alla vicenda della presunta violenza sessuale della notte tra il 18 e il 19 maggio del 2023. Gallo spiega di aver soltanto "ripreso" Pazzali, perché non si dovevano fare questi accessi sulla seconda carica dello Stato.