Inchiesta curva Inter: Zanetti all’evento dell’arrestato amico di Bellocco. Il gip: “Rapporti tra leader della curva e club”

I vertici della curva dell’Inter, a iniziare da Andrea Beretta e Antonio Bellocco, si attivarono con il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti affinché partecipasse a un evento aziendale organizzato da un amico del rampollo di ‘ndrangheta, poi ucciso dall’altro leader degli ultras della Beneamata lo scorso settembre a Cernusco sul Naviglio. La vicenda risale allo novembre […] L'articolo Inchiesta curva Inter: Zanetti all’evento dell’arrestato amico di Bellocco. Il gip: “Rapporti tra leader della curva e club” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 5, 2025 - 15:24
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Inchiesta curva Inter: Zanetti all’evento dell’arrestato amico di Bellocco. Il gip: “Rapporti tra leader della curva e club”

I vertici della curva dell’Inter, a iniziare da Andrea Beretta e Antonio Bellocco, si attivarono con il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti affinché partecipasse a un evento aziendale organizzato da un amico del rampollo di ‘ndrangheta, poi ucciso dall’altro leader degli ultras della Beneamata lo scorso settembre a Cernusco sul Naviglio. La vicenda risale allo novembre 2023 ed è ricostruita nell’ultima ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva. Tra le sette persone arrestate c’è anche Davide Scarfone, accusato di usura aggravata perché favoriva la cosca della criminale calabrese e al centro della vicenda per la quale è citato il numero due della dirigenza dell’Inter.

Il passaggio riguardante Zanetti, secondo il giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro, è “indubbio” che “rappresenti un significativo elemento di prova circa il rapporto intercorrente tra gli esponenti di spicco del direttivo della Curva Nord, in questo caso rappresentati da Antonio Bellocco, e la società interista”. In sostanza l’11 novembre di due anni fa, il rampollo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta, chiese a Scarfone “il nome dell’evento da lui organizzato, in modo da comunicarlo a Javier Zanetti”, il quale avrebbe “dovuto prendervi parte grazie all’opera di convincimento di Andrea Beretta” su “espressa volontà di Bellocco” così da far fare una “bella figura” a Scarfone.

Cosa che avvenne, secondo la ricostruzione della Procura di Milano, avallata dal giudice che ha spedito in carcere Scarfone, attivo con diverse società nel mondo degli infissi tra cui la filiale comasca di della multinazionale Qfort, estranea all’inchiesta. L’accusa nei suoi confronti è di aver prestato soldi a tassi usurai, di aver tentato di recuperarli con “veemenza” facendo presenti le “esigenze di rientrare” della famiglia Bellocco e adombrando l’ipotesi che “se ci fossero stati problemi” sarebbero “salite le persone da giù”.

Eppure, appena due anni fa, Scarfone poteva vantarsi per la presenza di Zanetti al suo evento, tenutosi il 17 novembre nel Comasco. Per il giudice il vicepresidente “aveva effettivamente partecipato” e l’imprenditore, ora in carcere, ne parlava con Bellocco palesando la sua “soddisfazione” anche per come l’ex terzino argentino, i cui “toni confidenziali” con il direttivo erano emersi già in alcune informative, “si fosse rivolto allo stesso organizzatore, elogiandolo davanti a 400 persone”.

Durante il dialogo, Bellocco “rivelava di aver ricevuto un messaggio da Zanetti alla fine dell’evento e di voler andare a mangiare presso il suo ristorante”. Questo, secondo le parole del rampollo di ‘ndrangheta assassinato a settembre, il tenore del messaggio ricevuto del dirigente nerazzurro: “Spero che il ragazzo sia stato contento”. A fare da intermediario, su richiesta di Bellocco, fu l’allora amico Beretta: “Avevo fatto un piacere ad Antonio, avevo chiamato il capitano…”, ha raccontato Beretta, ora collaboratore di giustizia, agli investigatori.

L’ex leader della curva dell’Inter, in carcere dallo scorso settembre per l’omicidio di Bellocco e accusato anche di essere stato il mandante dell’agguato mortale a Vittorio Boiocchi nel 2022, ha sottolineato ai pubblici ministeri antimafia che con Zanetti “c’era proprio un rapporto d’amicizia” e quindi quando Bellocco gli chiese “questo favore e io chiamo Javier, gli faccio ‘Guarda, stai andando…’, perché lui già andava per la sua associazione (la Fondazione Pupi, ndr) a quest’evento qua”. In sostanza, secondo Beretta, il vicepresidente – che ha recentemente patteggiato con la Figc una multa per i rapporti con gli ultras – avrebbe comunque preso parte all’evento. In più, però, “ha ringraziato questo ragazzo qua pubblicamente, dicendo… e poi Zanetti ha detto ‘È contento Andrea che t’ho fatto questo favore?’, m’ha fatto piacere”.

Nelle indagini, come spiega il gip, sono emerse “concrete entrature” di Antonio Bellocco nella multinazionale QFort, anche grazie al legame con Scarfone, amministratore unico di QFort Como srl e rappresentante legale di altre due società del gruppo. Il nome di Scarfone saltò fuori nelle indagini per una collaborazione tra la società da lui amministrata e società riconducibili all’ex capo della Sud milanista Luca Lucci, arrestato nel maxi blitz di settembre, e ad una sua socia, Marianna Tedesco.

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