IMU ridotta per immobili in ristrutturazione
Per il calcolo IMU di immobili oggetto di ristrutturazione fa fede lo stato effettivo e non la rendita catastale: la base imponibile è il valore dell'area.

La rendita catastale non sempre influisce in modo esclusivo nella determinazione dell’IMU da versare, soprattutto nel caso in cui un immobile sia oggetto di ristrutturazione.
A sottolineare questo aspetto relativo al calcolo dell’IMU e la conseguente riduzione dell’imposta è stata la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Lazio. Con la sentenza 550/7/2025, ha evidenziato come sia necessario fare riferimento allo stato effettivo dell’immobile, che potrebbe essere temporaneamente inabitabile proprio a causa delle ristrutturazioni.
Secondo i giudici, infatti, ha torto l’amministrazione comunale che chiede un importo IMU calcolata sulla rendita catastale di un immobile oggetto di pesanti ristrutturazioni, di fatto privo di valore.
In casi come questi, l’imposta dovrebbe essere calcolata tenendo conto non solo dei dati catastali, che non possono rispecchiare la situazione corrente se sono ancora in corso interventi che rendono l’immobile inservibile.
Come sottolinea la sentenza:
Appare consolidato il principio in base al quale in tema di imposta municipale sugli immobili, ai fini della determinazione della base imponibile per gli stabili in ristrutturazione, occorre considerare soltanto il valore dell’area, e non quello del fabbricato oggetto di lavori, almeno fino alla data di ultimazione delle opere.