Il “Whatever it Takes” del Governo tedesco e l’impatto sui bond
Il 4 marzo 2025, il Governo tedesco ha annunciato una serie di misure che segnano un cambiamento radicale nella politica fiscale ed economica del paese. Un fondo infrastrutturale da 500 miliardi di euro e nuove esenzioni per la difesa modificheranno in modo permanente il mercato dei Bund, i titoli di stato tedeschi. Tomasz Wieladek, Chief... Leggi tutto

Il 4 marzo 2025, il Governo tedesco ha annunciato una serie di misure che segnano un cambiamento radicale nella politica fiscale ed economica del paese. Un fondo infrastrutturale da 500 miliardi di euro e nuove esenzioni per la difesa modificheranno in modo permanente il mercato dei Bund, i titoli di stato tedeschi. Tomasz Wieladek, Chief European Economist di T. Rowe Price, ha descritto questa mossa come il momento “whatever it takes” del governo tedesco, paragonandolo a un punto di svolta fondamentale per l’Eurozona e per i mercati obbligazionari globali.
Il cambiamento nel mercato dei Bund
Attualmente, la maggior parte dei Bund è in mano al settore pubblico. Le banche centrali straniere detengono circa il 30% dei titoli, principalmente per la gestione delle riserve, mentre l’Eurosistema possiede circa il 25% grazie alle politiche di quantitative easing (QE) adottate in passato. Solo meno del 50% dei Bund è in possesso del settore privato. Tuttavia, la domanda di questi titoli è sempre stata molto alta, il che ha distorto il mercato, spingendo i rendimenti in territorio negativo, nonostante l’alta domanda.
Fino a ieri, il governo tedesco si era mantenuto prudente, limitando l’emissione di nuovi Bund, ma la situazione è ora destinata a cambiare radicalmente. Wieladek sottolinea che l’annuncio di un fondo da 500 miliardi di euro e l’aumento della spesa per la difesa comporteranno una notevole espansione dell’offerta di Bund. Come risultato, i mercati potrebbero assistere a un sell-off significativo dei Bund, con i titoli tedeschi che cominceranno a essere negoziati più in linea con altri bond rifugio, come quelli statunitensi.
Le conseguenze per i mercati obbligazionari globali
I Bund, storicamente considerati il bene rifugio dell’Eurozona e il tasso privo di rischio per eccellenza, potrebbero vedere aumentare significativamente i loro rendimenti. In passato, durante periodi di turbolenza economica, i Bund hanno visto una domanda così forte da spingere i rendimenti in territorio negativo, come accadde nel 2019, durante le preoccupazioni per una recessione dell’Eurozona. Tuttavia, se i rendimenti dei Bund aumentano, avrà un impatto diretto sui costi di finanziamento per altri Stati sovrani dell’area euro, in particolare per quelli con livelli di debito più alti, come l’Italia.
L’aumento dei rendimenti dei Bund potrebbe infatti portare a una compressione degli spread per i paesi più indebitati, rendendo più difficili e costosi i finanziamenti. Wieladek avverte che, con una maggiore offerta di Bund, i mercati potrebbero esercitare una pressione maggiore sugli Stati con alti livelli di debito, spingendoli a ridurre il loro indebitamento, attraverso aumenti delle tasse o tagli alla spesa pubblica.
L’effetto domino sui mercati globali
Il cambiamento nella politica fiscale tedesca non si limiterà però all’Eurozona. I Bund sono da sempre un punto di riferimento per tutti i mercati obbligazionari globali. La Germania ha infatti i migliori fondamentali fiscali in Europa e tra i principali mercati mondiali. Anche con un aumento del debito annunciato dal governo tedesco, questi fondamentali non dovrebbero essere compromessi, e la Germania continuerà a essere vista come un’ancora di stabilità.
Wieladek evidenzia che la Germania, nonostante l’espansione della sua offerta di Bund, continuerà ad avere un solido bilancio fiscale. In effetti, l’azione del governo tedesco potrebbe portare a un incremento del tasso di riferimento per l’intero mercato obbligazionario globale. La decisione tedesca di emettere più debito potrebbe influire anche sui rendimenti dei Treasury statunitensi, tradizionalmente visti come l’asset privo di rischio globale, facendo sì che anche i titoli americani subiscano un sell-off in risposta ai rendimenti più alti dei Bund.
Implicazioni future
Le misure annunciate dal governo tedesco potrebbero quindi avere ripercussioni ben oltre i confini dell’Eurozona. Con un significativo aumento dei rendimenti dei Bund, gli altri paesi sovrani della zona euro dovranno affrontare costi di finanziamento più elevati, mentre i mercati globali potrebbero essere costretti a rivedere le loro valutazioni degli asset obbligazionari, in particolare per quanto riguarda gli Stati Uniti.
Il cambiamento nei Bund rappresenta una svolta per l’Eurozona e per i mercati globali. La direzione intrapresa dalla Germania avrà sicuramente implicazioni rilevanti per la sostenibilità del debito pubblico e per la stabilità economica nei prossimi anni. Come ha concluso Wieladek, questa evoluzione è destinata a modificare permanentemente il modo in cui vengono trattati i Bund, con effetti di vasta portata per i mercati obbligazionari e la politica fiscale globale.