Il Trofeo Lancia: un avvio del trofeo non proprio “rose e fiori”
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Quanto clamore per il ritorno di Lancia dei rally. Un ritorno in pompa magna di una delle case costruttrici più vincenti della storia che non poteva che far infiammare tutti gli amanti dei rally, con quel tocco di nostalgia che fa sempre breccia.
L’annuncio della Ypsilon in versione da rally, nello specifico in versione Rally4, e la seguente notizia di un trofeo apposito per questa vettura aveva spinto tantissimi team ad investire importanti cifre per accaparrarsi almeno una di queste nuove Ypsilon da impiegare nel trofeo.
Un trofeo particolarmente importante e remunerativo che non si vedeva da parecchi anni e che ha fatto ingolosire e non poco tutti gli addetti ai lavori nell’investire per appunto tanto denaro per cercare di ottenere i premi offerti in casi di vincita.
Ed è proprio questa “caccia alla Ypsilon” che ha portato i primi problemi alla casa torinese e a Stellantis che non si aspettava questo flusso così importante di richieste.
Oltre 80 le vetture richieste che ha costretto gli organizzatori a dover modificare in corso d’opera la data di inizio del campionato spostando l’appuntamento di inizio, dal Rally di Alba al Rally Targa Florio, oltre a modifiche estreme nella catena di montaggio che ha coinvolto anche linee di produzione esterne come quelle in Repubblica Ceca per cercare di consegnare in fretta e furia quante più vetture possibili.
Fretta e furia che, unite al pesante ritardo nelle consegne, hanno iniziato a far storcere il naso e far sollevare non pochi dubbi su questo nuovissimo trofeo.
Fretta e furia che hanno inoltre portato a tanti problemi sulle vetture appena arrivate. Fino ad oggi, con la comparsa online di una tostissima lettera di lamentela pubblica:
Lettera aperta al Direttore di Lancia Corse
Amareggiati, abbiamo inviato una lettera al Dott. Eugenio Franzetti, Direttore di Lancia Corse, per manifestare la nostra delusione riguardo alla gestione del Trofeo Lancia Ypsilon.
Di seguito la nostra lettera:
Egregio Dottore,
ho alle spalle una lunga frequentazione nel mondo delle corse su strada, inizialmente come pilota, mentre ora sono alla guida di una struttura che si occupa della gestione di programmi sportivi. La mia passione affonda le radici nei rally e i ricordi mi riportano agli anni Settanta e Ottanta, quando il monomarca ideato dalla Fiat con la A112 Abarth fu un’autentica fucina di campioni. Poi ci fu il seguito con la Fiat Uno, la Fiat Cinquecento, la Fiat Seicento, la Fiat Stilo… Ora ho accolto con entusiasmo la nascita del Trofeo Lancia Ypsilon. Ho aderito al progetto perché ci credo e continuerò a crederci, benché il rammarico e una forte delusione – per come stanno andando le cose – siano, al momento, due sentimenti ineludibili.
Lunedì 5 maggio ci è stata consegnata un’auto in condizioni davvero imbarazzanti.
La Lancia era priva di maniglie che ci sono state consegnate solo al momento della partenza per il viaggio di rientro.
Mio figlio, nel frattempo, si è messo alla ricerca di un alettone posteriore presso i concessionari Lancia d’Italia e manca anche uno dei quattro parafanghi dei passaruota.
Il tutto a un giorno dall’ipotetica partenza per la prima gara valida per il Trofeo, alla quale non saremo al via perché la macchina è tutta da rivedere nei serraggi della bulloneria.Mi spiace che il mio cliente debba saltare la prima gara, perché su di lui ho investito risorse della mia attività, a fronte di un budget contenuto.
L’ho fatto per passione, perché sono sicuro che possiede dei “numeri” per fare bene.Mi scusi per lo sfogo: volevo solo farle presente la scontentezza per la gestione dell’intera vicenda.
Le auguro buon lavoro.
Cordiali saluti,
Roberto Bertolutti
Sono proprio le parole del team manager di RB Motorsport a far confermare le paure e sospetti maturati nei mesi precedenti e che si ritrovano all’indomani del primo appuntamento del Trofeo con vetture di fatto non utilizzabili e con evidenti problemi o addirittura non consegnate. Senza una certezza di una effettiva data di consegna. Tanti problemi logistici e organizzativi che fanno quindi sollevare tanti altri importanti dubbi e tante importanti domande.
Difficile non lasciarsi andare a qualche punto interrogativo. Su tutti:
Serviva proprio far partire il Trofeo Lancia nella stagione 2025 con i preordini delle vetture che si sono aperti tra la fine della stagione 2024 e l’inizio di quella 2025?
Non era meglio aspettare di consegnare tutte le vetture o la maggior parte di essere ed essere pronti per la stagione 2026?
Tutte domande a cui noi non siamo in grado di rispondere, ma che a catena portano a tante altre.
Ciò che è certo che è questo trofeo per il momento non è tutto rose e fiori e diversi esponenti hanno investito tanto tempo e tanto denaro, sempre per il momento, per niente.
La fretta è una brutta messaggera e certe volte un passo indietro garantirebbe un migliore risultato rispetto al fare a tutti i costi un qualcosa fatto di corsa e non ben gestito.
Una storia che tanto ricorda il mito di Icaro.
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