Il tesoro della Campania: 500 milioni per rendere le imprese orafe più sostenibili

Accordo fra il Centro Orafo Tarì e Intesa SanPaolo. Nel 2024 è cresciuto l'export del settore

Apr 11, 2025 - 15:21
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Il tesoro della Campania: 500 milioni per rendere le imprese orafe più sostenibili

Una regione d’oro. La Campania, grazie all’elevata specializzazione presente nelle province di Napoli e Caserta, riveste un ruolo importante nel settore orafo italiano tanto da rappresentare il 6% delle imprese attive nella produzione di oreficeria che possono contare sulla valorizzazione delle tradizionali lavorazioni artigianali (esempio corallo, cammeo). Senza contare la dimensione innovativa rappresentata dall’eccellenza nel campo della formazione orafa della scuola del Tarì.

Crescono le esportazioni

Buone notizie anche sul fronte dell’export, con una crescita media annua delle vendite all’estero tra 2019 e 2024 del 7,3% con un valore complessivo di oltre 39 milioni di euro nel 2024. Ma ora per le imprese del settore si apre un’ulteriore sfida, quella degli investimenti per una crescita sostenibile. “Un ambito dove da anni il Tarì è impegnato ad approfondire e diffondere in tutta la filiera i valori della sostenibilità, che non riguarda unicamente l’impatto che le nostre produzioni hanno sull’ambiente, ma entra nel merito della parte più profonda dell’assetto delle nostre aziende -ha spiegato Vincenzo Giannotti, Presidente Centro Orafo Tarì e Distretto Orafo Campano - L’obiettivo che il Tarì, e lo stesso Distretto orafo, si propongono di raggiungere è quello di rafforzare l’idea di una comunità sostenibile, che aggiunga valore a tutte le aziende della filiera”.

La transizione ecologica e digitale

Un percorso che potrà essere supportato anche da Intesa Sanpaolo attraverso le attività del Laboratorio ESG della Banca che punta a favorire nuovi investimenti orientati ai processi di transizione ambientale, digitale e di governance grazie a un plafond di 500 milioni di euro dedicato alle aziende del territorio. “La sostenibilità non è solo un’opportunità per il settore orafo campano, ma una necessità per garantirne la competitività nel medio-lungo periodo – ha dichiarato Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo - Come Banca siamo in prima linea per incentivare investimenti orientati ai criteri ESG e rafforzare il tessuto produttivo, puntando soprattutto su distretti e filiere. In Campania, infatti, abbiamo già favorito 60 accordi di filiera che coinvolgono oltre 700 fornitori e movimentano un giro d’affari complessivo di 4,7 miliardi di euro”.