Il sondaggio dell’Istituto Piepoli. Gli italiani si scoprono più antifascisti
In un anno il sentimento del 25 aprile è cresciuto del 14%. Forte anche tra chi non segue la politica

Esattamente un anno fa, il 25 aprile dell’anno scorso, scrivevo il mio primo articolo per questo giornale. Visto il periodo dell’anno, in quell’articolo non potevo che chiedere agli italiani un’opinione sull’anniversario della Liberazione d’Italia. Nello specifico, avevo fatto a un campione di italiani una domanda che in tanti in quei giorni ponevano ai protagonisti della politica: ti consideri antifascista? La grande maggioranza, poco meno di due su tre, aveva risposto di sì.
Da allora, è passato un anno tutt’altro che banale. È vero: in Italia, dal punto di vista del mercato politico, non si è mosso quasi nulla. Il governo Meloni, ha mantenuto una stabilità quasi da record e la premier gode di un consenso personale esattamente identico a quello rilevato un anno fa. Il panorama internazionale, però, ha corso molto rapidamente, ed è sensibilmente diverso rispetto a quello di 12 mesi fa. Alcune mutazioni hanno addirittura riacceso il dibattito sullo stato di salute delle democrazie occidentali.
Al netto del ciclone-Trump, in Germania l’estrema destra di Alternative für Deutschland ha superato quota 20%, un risultato raccontato all’esterno, viste le previsioni, quasi come deludente, ma che in realtà testimonia di un sostanziale raddoppio di consensi rispetto al 2021. Da allora, tra l’altro, AfD ha continuato a crescere e negli ultimi sondaggi ha raggiunto la prima posizione nelle intenzioni di voto dei tedeschi, un punto sopra il blocco conservatore Cdu/Csu.
Intanto, si sono svolte le elezioni europee, e il nostro Paese ha segnato un brusco calo della partecipazione al voto, segnale tutt’altro che incoraggiante sul buon funzionamento della democrazia, che vive di partecipazione.
Eccoci, allora, a chiedere di nuovo agli italiani, a distanza di un anno, quanto aderiscano ai valori della Liberazione. La prima notizia è che, anche in questa rilevazione, la larga maggioranza degli italiani si definirebbe antifascista. La vera notizia sta però nel fatto che, rispetto a un anno fa, questo sentimento si è fatto largo tra fasce più ampie dei nostri concittadini: oggi, più di tre italiani su quattro si definiscono antifascisti. Un aumento del 14% rispetto a un anno fa.
A che cosa si deve questo incremento? Lo scorso anno, l’antifascismo si manifestava in modo trasversale tra gli elettori del centrosinistra, del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, anche se con proporzioni diverse. Erano i “non votanti”, i delusi dalla politica, a non sentirsi parte delle celebrazioni del 25 aprile. Oggi, qualcosa è cambiato: anche chi non vota, anche chi si tiene lontano dalla politica, dichiara di riconoscersi nei valori della Liberazione.
Gigliuto, Presidente Istituto Piepoli