Il sesso come guarigione: Michelle Williams racconta Dying for Sex
Una donna malata di cancro al quarto stadio lascia il marito e decide di esplorare la sua sessualità in modo libero e con estrema onestà. Dal 4 aprile su Disney +

Roma, 4 aprile 2025 – “Ora so perché me ne sono dimenticata”. Michelle Williams sorride quando, nel corso di una conferenza, le viene chiesto di rispondere ad una domanda dedicata agli orgasmi che aveva involontariamente tralasciato. L'attrice è la protagonista di Dying for Sex, serie FX dal 4 aprile su Disney+ ispirata alla storia di Molly Kochan, che ha raccontato la sua esperienza in un podcast di Wondery, creato con la migliore amica Nikki Boyer. Molly, dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro metastatico al seno al quarto stadio, lascia il marito Steve (Jay Duplass) ed esplora, per la prima volta in vita sua, la varietà e la complessità dei suoi desideri sessuali.
“Penso sia interessante mostrare le variazioni del piacere femminile davanti la telecamera - spiega l'attrice e produttrice esecutiva -. Non è qualcosa di molto esplorato. E volevamo che ognuna fosse specifica, divertente, reale. Quando ho scoperto il podcast mi sono ritrovata a terra a piangere. Ho deciso che avrei fatto la serie per capire perché questo racconto di amicizia e sessualità femminile mi aveva così sopraffatta. Non capita spesso di entrare in contatto con materiale che ti sorprende – continua Williams - Ero pronta a iniziare quando ho scoperto di essere incinta. Abbiamo messo tutto in pausa per circa un anno e mezzo”.
Scritta e co-creata da Kim Rosenstock ed Elizabeth Meriwether, la serie ha un cast che spazia da Rob Delaney a Sissy Spacek passando per Jenny Slate nei panni della migliore amica della protagonista, Nikki. "I personaggi sono sicuri dell'amore reciproco. Anche mentre cambiano e una di loro va verso gli ultimi momenti della sua vita - riflette Slate - Può essere difficile sentirsi amati in un mondo che dice alle donne che il modo in cui cambiano, specialmente con il passare del tempo, diminuisce il loro valore. Per Molly e Nikki, invece, diventa più amplificato e brillante”.
Michelle Williams ha messo tutta se stessa nel ruolo di Molly abbracciandone paure e coraggio. "In fondo alla mia testa sento qualcuno dirmi: ‘Non fare qualcosa che tua nonna non potrebbe vedere’. Ma ho una reazione quando sento frasi del tipo: ‘Fai cose che vorresti che i tuoi figli vedessero alla loro età’. Voglio lasciare una traccia di chi ero - sottolinea l'attrice - E se i miei figli sono interessati, possono coglierla e scoprire cosa facevo quando non ero con loro, cosa mi interessava. Sono la madre di una giovane donna. Penso a lei quando mi avvicino a qualcosa di simile e a come vorrei fosse la sua esperienza di possesso del proprio corpo”.
Un ruolo importante per Williams e Slate lo ha giocato Nikki Boyer nell'essere un punto di riferimento emotivo. "Ogni volta che riesco a parlare di Molly è un regalo - ammette - Non importa quali siano le differenze tra serie e vita reale, sento che cattura molto di noi”. Molly Kochan ha deciso di esplorare la propria sessualità con estrema onestà, abbracciandola appieno. “Mentre si apriva a questi incontri sessuali, il modo in cui osservava le persone che si trovavano sul suo cammino era accompagnato da un'accettazione radicale dei loro corpi, di ciò che desideravano – riflette Williams - Essere in grado di vedere il sesso in quella cornice, di eliminare negatività e vergogna, credo sia una forma di guarigione. E qualcosa a cui continuo a pensare”.