Il primo allunaggio di Blue Ghost è un successo
La missione Blue Ghost, il primo allunaggio commerciale di Firefly Aerospace, ha operato sulla Luna per oltre 14 giorni: una lezione per il futuro.
Il 2 marzo, la prima missione commerciale Blue Ghost 1 di Firefly Aerospace è atterrata con successo sulla Luna nella zona prevista di Mare Crisium. Posandosi stabilmente sulle sue quattro gambe, il lander ha depositato dieci strumenti scientifici e tecnologici nell'ambito del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA. Blue Ghost ha operato sulla superficie lunare per oltre 14 giorni — 346 ore di luce — e ha resistito per ulteriori cinque ore nella gelida notte lunare.
«Avrei dovuto indossare un cardiofrequenzimetro il giorno dell'atterraggio. Il mio cuore batteva all'impazzata, ma avevo piena fiducia nel team», ha raccontato Jason Kim, CEO di Firefly, durante il 40° Simposio Spaziale tenutosi recentemente alla Broadmoor Space Foundation.. A tutto Motore. Il viaggio verso la Luna ha richiesto sette accensioni dei motori principali, sviluppati internamente dall'azienda, che hanno funzionato con precisione assoluta. Un fattore determinante per l'atterraggio è stata la gestione del "baricentro variabile" del veicolo, grazie a un design intelligente: quattro serbatoi di propellente disposti fianco a fianco. «Questo equilibrio ha fatto la differenza», ha spiegato Kim.
Per "baricentro variabile" si intende il continuo cambiamento dell'equilibrio interno della navicella dovuto al consumo del carburante e la progettazione di Blue Ghost ha puntato tutto su mantenerlo il più prevedibile e stabile possibile, per un atterraggio sicuro. A supporto della riuscita dell'impresa, sono state effettuate 500 ore di test in simulazioni diverse anche per realizzare un atterraggio completamente autonomo, senza interruzioni di comunicazione né ritardi critici. «Tutto è stato gestito in autonomia nell'ultima ora: è ciò che ha reso la missione un successo», ha spiegato Kim. Convinto sostenitore dell'autonomia, Kim ha annunciato che tutti i futuri veicoli spaziali Firefly saranno dotati di questa capacità avanzata.. Le prime scoperte. Dopo l'atterraggio, Blue Ghost ha iniziato subito a lavorare. Due carichi utili in particolare si sono distinti per le loro scoperte. Il primo è stato il trapano LISTER, sviluppato dalla Texas Tech University in collaborazione con Honeybee Robotics (una società di Blue Origin), progettato per sondare il sottosuolo lunare.
Il secondo il Lunar PlanetVac, che ha raccolto, trasferito e separato regolite lunare utilizzando gas azoto pressurizzato, offrendo una soluzione economica e leggera per la raccolta di campioni. Il trapano LISTER, pur non raggiungendo i 3 metri previsti, ha scavato fino a 90 centimetri e questo perché ha incontrato strati di rocce estremamente dure.. Temperatura lunare. Un'altra rivelazione inaspettata è stata la temperatura lunare. Nessuno aveva mai operato sulla superficie lunare a mezzogiorno, scoprendo che il calore era superiore alle previsioni: iniziava prima, durava più a lungo e mostrava oscillazioni estreme. A complicare le cose, il lander si era posato vicino a un enorme cratere, dove la luce solare si rifletteva, causando un ulteriore aumento della temperatura.
«Tutte le componenti comunque, hanno funzionato oltre i loro limiti termici, ma questa esperienza ci insegna quanto sia fondamentale modellare con maggiore precisione le caratteristiche geografiche lunari», ha osservato Kim. Un'idea brillante del team è stata utilizzare l'antenna rettangolare del lander, montata su un cardano, per creare un'ombra sopra la radio e mantenerla operativa.. La notte lunare. Anche il breve soggiorno di cinque ore nella notte lunare ha fornito dati preziosi. «La NASA voleva che accendessimo i payload, e lo abbiamo fatto: abbiamo raccolto dati, in particolare dal trapano LISTER, che è rimasto attivo fino alla fine», ha raccontato Kim. Le prestazioni sorprendenti delle batterie del lander suggeriscono che in futuro sarà possibile adottare un approccio modulare, aggiungendo batterie supplementari e persino radiatori per sopravvivere alle lunghe notti lunari.. La prossima missione. Firefly ha già avviato la costruzione dell'hardware di volo per la missione Blue Ghost-2, che porterà un lander sul lato nascosto della Luna. La nuova missione, basata su una versione migliorata di Blue Ghost-1, prevede anche un orbiter tandem per mantenere le comunicazioni con la Terra.
«Useremo due veicoli spaziali contemporaneamente», ha detto Kim, spiegando che l'orbiter sarà equipaggiato con strumenti come telecamere ad alta risoluzione e avrà una durata operativa di diversi anni.. Un team da record. Kim ha elogiato il coraggio e l'impegno dei 750 dipendenti dell'azienda, in particolare il team di 60 persone del lander. Nonostante un budget di soli 101 milioni di dollari, Firefly è riuscita a rispettare tempi e costi..