Il nuovo album di Paul Van Dyk: “The World is ours”
La leggenda della trance music ritorna dopo cinque anni con “The World Is Ours” Paul Van Dyk non è un nome che ha bisogno di particolari presentazioni: nato nella Germania Est, dopo la caduta del Muro di Berlino, si è affermato nell’allora nascente scena della Trance Music. Sua, infatti, una delle pietre miliari del genere, […] L'articolo Il nuovo album di Paul Van Dyk: “The World is ours” sembra essere il primo su Parkett.

La leggenda della trance music ritorna dopo cinque anni con “The World Is Ours”
Paul Van Dyk non è un nome che ha bisogno di particolari presentazioni: nato nella Germania Est, dopo la caduta del Muro di Berlino, si è affermato nell’allora nascente scena della Trance Music.
Sua, infatti, una delle pietre miliari del genere, ovvero “For An Angel” del 1998
Paul, instancabile e soprattutto inarrestabile neanche dopo il brutto incidente che lo coinvolse nel 2016 sul palco di A State Of Trance, è stato recentemente ospite al festival Spirit of Trance, tenutosi tra le mura della città di Ferrara.
Dopo le sue ultime creazioni “Guiding Light” e “Escape Reality“, entrambe uscite nell’anno nero della pandemia COVID-19, Paul è finalmente tornato con un nuovo album dal titolo evocativo.
In effetti, già in un periodo tremendo come quello dell’isolamento forzato che sconvolse il mondo, le sue tracce raccontavano il bisogno di una luce guida, di una entità che ci portasse via dalla realtà che stavamo vivendo.
In questo caso, l’album non è da meno: “The World Is Ours” è infatti l’eloquente titolo che l’artista tedesco ha scelto per la sua creatura, che arriverà l’11 aprile nelle nostre librerie digitali e fisiche.
Paul ha voluto giocare in casa: la pubblicazione dell’album è affidata proprio alla sua VANDIT Records. D’altronde, chi fa da sé, fa per tre (scherziamo…majors, non arrabbiatevi!).
Anzitutto, dato che ne abbiamo parlato, i titoli: l’album (pre-salvabile qui) si colloca perfettamente all’interno del tempo che stiamo vivendo, fatto di grandi e forse traumatici cambiamenti e di una tecnologia, l’IA, che avanza a pié sospinto.
Già dire che il Mondo è “nostro” comunica tantissime cose: anzitutto, può essere inteso come “dei fan della trance music”, ed in effetti ci starebbe tutto, dato che secondo Soundcloud il genere Trance è tra i più ascoltati del 2024.
Ma potrebbe anche significare, ed è questo secondo noi il concetto più importante, che è “nostro” nel senso di noi esseri umani.
Tra nuove congiunture geopolitiche, decisioni prese da algoritmi e prodotti finti venduti come veri, è facile dimenticarsi che dietro tutto questo c’è l’ardore della vita umana, della pelle e delle ossa, del respiro, e del battito del nostro cuore.
D’altronde, lo stesso Van Dyk a proposito dell’intelligenza artificiale, ha detto che si tratta “non solo di uno strumento, ma di una nuova definizione della tecnologia”.
Quest’album, quindi, porta con sé il pesante compito di esplorare l’umanità che si cela dentro, oltre e dietro i confini del cambiamento tecnologico in atto.
L’album vanta molte collaborazioni, tra cui quella con Julia Westlin proprio nella traccia-perno “Beautiful”: una melodia emozionante e veloce, quasi aggressiva, perfetta per il momento clue di un festival.
Degne di nota, comunque, anche “Love Is Enough“, con Sue McLaren, un perfetto anthem in stile Trance con un tocco di vecchia scuola, e “Someone Like You“, che vanta la partecipazione di Ciaran McAuley, stellina nascente del genere.
E proprio sul genere in cui incasellare quest’ennesima prova di abilità di Van Dyk, possiamo dirvi che no, secondo noi non è progressive, o almeno non del tutto.
OK, è vero, vi abbiamo già parlato della commistione tra i due generi, e di quanto effettivamente oggi si prenda ancora più in prestito che prima qualche elemento dall’uno e dall’altro.
In questo caso, però, l’album è pienamente trance, dalle melodie, ai momenti di pausa, all’energia delle tracce, alla velocità della composizione, al viaggio psichedelico che l’album dona già dal primo ascolto.
Per accompagnare l’uscita dell’album in concomitanza con l’arrivo dei primi caldi estivi, Paul Van Dyk ha annunciato un tour mondiale che lo vedrà esibirsi in Asia, Nord e Sud America ed Europa.
Vi invitiamo quindi a rimanere aggiornati su tutte le novità di Paul tramite i suoi canali social e Spotify.
Che la trance sia con voi!
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