Il magnate che sta salvando la foresta pluviale (acquistandone 400mila acri)

Nel 2005 Johan Eliasch, imprenditore svedese noto nel mondo del business internazionale, fece qualcosa di radicale: acquistò 400.000 acri di foresta pluviale amazzonica in Brasile. Non per sfruttarla, ma per salvarla. In un’epoca in cui il capitale sembra raramente alleato dell’ambiente, Eliasch invertì la rotta. Chiuse immediatamente ogni attività di disboscamento e dichiarò l’area riserva...

Mag 15, 2025 - 11:06
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Il magnate che sta salvando la foresta pluviale (acquistandone 400mila acri)

Nel 2005 Johan Eliasch, imprenditore svedese noto nel mondo del business internazionale, fece qualcosa di radicale: acquistò 400.000 acri di foresta pluviale amazzonica in Brasile. Non per sfruttarla, ma per salvarla. In un’epoca in cui il capitale sembra raramente alleato dell’ambiente, Eliasch invertì la rotta. Chiuse immediatamente ogni attività di disboscamento e dichiarò l’area riserva naturale. Nessun ritorno economico immediato. Nessun business model da vendere. Solo protezione, pura e semplice.

Un anno dopo, nel 2006, fondò Cool Earth, un’organizzazione no-profit con un obiettivo chiaro: fermare la distruzione delle foreste tropicali proteggendo non solo gli alberi, ma anche le comunità indigene che le abitano. La visione di Eliasch era lucida: non si può salvare l’Amazzonia senza includere chi ci vive. Così, Cool Earth ha iniziato a lavorare fianco a fianco con le popolazioni locali, fornendo risorse, infrastrutture e supporto economico, perché la protezione dell’ambiente diventasse anche una forma di emancipazione sociale.

Il progetto pilota di reddito di base universale

Nel 2013, Eliasch ha dato vita al Rainforest Trust, un’altra pietra miliare nel suo impegno ambientale. Attraverso alleanze con scienziati, governi e ONG, l’organizzazione ha contribuito a proteggere milioni di acri di habitat critici in tutto il mondo, dall’Amazzonia all’Africa centrale, fino alle foreste asiatiche. Una rete globale per una crisi globale.

Ma è nel 2024 che arriva la svolta più audace: Cool Earth lancia un progetto pilota di reddito di base universale per le comunità che vivono nella giungla. L’idea è semplice e rivoluzionaria: fornire un reddito diretto, incondizionato, affinché le famiglie non debbano scegliere tra sopravvivere e distruggere l’ambiente che le circonda. Una forma di giustizia ecologica che riconosce il valore della cura e della custodia.

Nel mondo del greenwashing, delle promesse a scadenza e dei progetti “sostenibili” sponsorizzati da multinazionali del petrolio, la storia di Johan Eliasch è un’eccezione. Non un filantropo da copertina, ma un uomo che ha scelto di usare il suo potere per preservare ciò che non ha prezzo. In un sistema dove tutto si misura in termini di profitto, Eliasch ha puntato sul futuro del pianeta. E ha vinto, senza vendere nulla.

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